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I media e Napoli

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A cura di Emiliano Dario Esposito

Libero, titolo vergogna: “A Napoli si bruciano da soli”

Il dramma dell'incendio nel Parco Nazionale del Vesuvio diventa il pretesto per una “singolare” prima pagina

A Napoli si bruciano da soli”. “Altro che incolpare lo Stato assente”. Sono rispettivamente titolo e occhiello con cui Libero è andato oggi in edicola. La vicenda è chiaramente quella dell'incendio sul Vesuvio: “Piromani inceneriscono 100 ettari di bosco per boicottare il nuovo Parco Nazionale del Vesuvio – prosegue il giornale – e salvare migliaia di case abusive da abbattere. Il sindaco si straccia le vesti ma non fa nulla per i criminali. Intanto i turisti fuggono”.

Al di là del fatto che dietro la vicenda ci sia chiaramente la criminalità organizzata, la posizione di Libero – già discriminatoria, ma stiamo comunque parlando di una testata che ospita puntualmente le opinioni di Filippo Facci – è di fatto incommentabile.

Chi è che boicotta il Parco Nazionale del Vesuvio? Un giornale che al momento del bisogno si professa garantista, come può essere già giunto a sentenze mentre le indagini sono ancora a carico di ignoti? “Lo Stato è assente” è un'affermazione che deriva proprio dall'incapacità di forze dell'ordine e istituzioni di fermare quelli che “si bruciano da soli”, è davvero sbagliata? È il sindaco di Napoli che deve vigilare su un territorio extracomunale o Stato e Regione?

Ma dà fastidio soprattutto quel “si bruciano da soli”. Sempre, costantemente, loro. I napoletani. Altro da noi.

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