Libero, titolo vergogna: “A Napoli si bruciano da soli”
Il dramma dell'incendio nel Parco Nazionale del Vesuvio diventa il pretesto per una “singolare” prima pagina
“A Napoli si bruciano da soli”. “Altro che incolpare lo Stato assente”. Sono rispettivamente titolo e occhiello con cui Libero è andato oggi in edicola. La vicenda è chiaramente quella dell'incendio sul Vesuvio: “Piromani inceneriscono 100 ettari di bosco per boicottare il nuovo Parco Nazionale del Vesuvio – prosegue il giornale – e salvare migliaia di case abusive da abbattere. Il sindaco si straccia le vesti ma non fa nulla per i criminali. Intanto i turisti fuggono”.
Al di là del fatto che dietro la vicenda ci sia chiaramente la criminalità organizzata, la posizione di Libero – già discriminatoria, ma stiamo comunque parlando di una testata che ospita puntualmente le opinioni di Filippo Facci – è di fatto incommentabile.
Chi è che boicotta il Parco Nazionale del Vesuvio? Un giornale che al momento del bisogno si professa garantista, come può essere già giunto a sentenze mentre le indagini sono ancora a carico di ignoti? “Lo Stato è assente” è un'affermazione che deriva proprio dall'incapacità di forze dell'ordine e istituzioni di fermare quelli che “si bruciano da soli”, è davvero sbagliata? È il sindaco di Napoli che deve vigilare su un territorio extracomunale o Stato e Regione?
Ma dà fastidio soprattutto quel “si bruciano da soli”. Sempre, costantemente, loro. I napoletani. Altro da noi.