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I media e Napoli

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A cura di Emiliano Dario Esposito

Il complesso discorso sulla città attraverso le sue più controverse rappresentazioni, sia interne che esterne

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Adrian e la Napoli di Mafia International, arriva la querela di Noiconsumatori

L’associazione, tramite il suo presidente Angelo Pisani, annuncia che presenterà una querela contro la trasmissione di Canale 5

Non si spengono le polemiche sul modo in cui Adrian, la serie animata di Adriano Celentano, ha rappresentato la Napoli del futuro: una grigia megalopoli tra degrado e mafia.
Adesso è l’associazione Noiconsumatori, tramite il suo presidente Angelo Pisani, ad annunciare che presenterà una querela contro la trasmissione di Canale 5.

"Qualcun altro si aggiunge alla lista degli invidiosi e maleducati – scrive l'avvocato Pisani sui social – ora anche Celentano e i responsabili della trasmissione di Canale 5 dovranno rispondere in tribunale delle gratuite e disgustose offese a Napoli e ai napoletani". "Anche loro devono imparare le regole dell’educazione e fare spettacolo senza danneggiare altri – prosegue – auspichiamo che questa gente chieda subito pubblicamente scusa mentre chiederemo il risarcimento danni da devolvere in beneficenza e pubblica utilità".

Le polemiche sulla Napoli di Adrian

“Abbiamo dato incarico ai nostri consulenti di scaricare e trascrivere i file e video della trasmissione di Canale 5 in cui per aumentare audience si è svolto un ingiustificabile spettacolo in danno dell’immagine di Napoli e dei napoletani – ha spiegato ancora il presidente di Noiconsumatori, entrando più nello specifico del caso – Civilmente e soprattutto in sede giudiziale tali gratuite e dannose offese amplificate dalla tv devono essere stigmatizzate e punite secondo legge se non si vuole trasformare la tv e lo spettacolo in un amplificatore di insulti e violenza verbale. Non si può parlare senza controllo e dare appellativi di mafia (cancro del mondo e non di Napoli) per proprio uso e profitto, ma purtroppo certe persone fanno informazione e business in questo modo e quindi preferiamo vederle solo in tribunale. Anche i responsabili della trasmissione di Canale 5 dovranno rispondere in tribunale delle gratuite e disgustose offese a Napoli e ai napoletani visto che non sono intervenuti per censurare e cessare tali violazioni né il giorno dopo hanno chiesto scusa. Devono imparare le regole dell’educazione e fare spettacolo senza danneggiare altri".

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