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A cura di Redazione

Nevruz, finalista a X Factor tra trionfo e tragedia

Dopo un ballottaggio in cui si è scontrato con i bravissimi Kymera, il casertano 26enne si è conquistato un posto nell'ultima puntata. Su Vanity Fair: "Sono come il maiale, non si butta via niente di Nevruz"

In molti non avrebbero scommesso su di lui. E invece eccolo lì, arrivare addirittura alla finale. Ebbene sì, il fenomeno Nevruz dalla Campania a X Factor ha funzionato.

Nella semifinale di ieri, dopo un ballottaggio in cui si è scontrato con i bravissimi Kymera, il casertano 26enne ce l'ha fatta. "In bilico fra trionfo e tragedia" lo aveva definito Elio, alias giudice, sin dalle prime puntate. E successo è stato con tanto di inedito cucitogli addosso, "Tra l'amore e il male".

In attesa allora dell'ultima sfida, ecco Nevruz Joku – cognome turco ereditato dal padre che a due anni lo abbandonò - raccontarsi a Vanity Fair. Innanzitutto la sua esperienza televisiva: "È stato fantastico. Ogni puntata ho sentito calore dal pubblico e dai giudici. Che bello: prima mi ascoltavano in quattro gatti".

E descrivendosi come una "persona sensibile e dolce. Quando canto, invece, mi trasformo e divento il messaggio della canzone. Insomma, posso essere in mille modi: tranquillo e agitato. Sono multicolor", ha ammesso pure di piacersi.

Cosa cambierebbe della sua vita? Zero. "Sono come il maiale: non si butta via niente di Nevruz". Evviva il riciclo.

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