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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A cura di Redazione

Antonino Cannavacciuolo, quella volta in cui cucinò per Maradona

"Spaghetti ai frutti di mare. Mi sono molto emozionato"

Tifoso del Napoli, Antonino Cannavacciuolo ha un mito come tante persone: Maradona. "Quando ho cucinato per lui spaghetti ai frutti di mare mi sono molto emozionato". Per lo chef, giudice a MasterChef e protagonista di Cucine da incubo, "le emozioni devono uscire, sono positive, ti ricaricano, sono antitumorali".

Cannavacciuolo, come ha raccontato a Millionaire, è partito da una gavetta durissima. Prima in Campania e poi in Piemonte. "Ero un ragazzo con tanti sogni nel cassetto. I sogni non si dicono. Si mettono in un cassetto piccolo che diventa una parte del proprio cuore e si accarezzano con il pensiero: se ne si ha la giusta cura, un giorno si avverano".

La svolta come chef? "Quando sono andato a lavorare al Quisisana. Eravamo una bella brigata. Lì ho ricevuto l’impulso di fare stage all’estero. Esperienze che mi hanno consentito di iniziare il mio lavoro a Villa Crespi quando avevo 23 anni. Ecco perché consiglio a tutti di frequentare dei corsi. Il mio vero maestro è stato mio padre. È stato lui a trasmettermi l’amore per questo mestiere. Restavo ore, affascinato, a guardarlo mentre plasmava sculture di margarina. Lo accompagnavo quando andava a cercare la carne buona. Imparavo da lui quando comprava il pesce senza guardare tra i banchi, ma facendosi aprire la cella frigorifera sul retro. A causa del suo lavoro, mio padre è stato obbligato a stare spesso lontano dalla famiglia. Ecco perché ha combattuto con me una vera battaglia: non voleva che io vivessi la stessa esperienza. Rispetto a lui, io però sono più fortunato: gestisco un’attività mia e mia moglie lavora con me".

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