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Febbre a 91 (+ recupero)

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A cura di Mario Parisi

Ibra in campo o Diego in panchina: solo così si può riaccendere l'entusiasmo a Napoli

Il problema in casa azzurra non è solo tecnico. Ad incidere fortemente è anche la depressione di squadra e ambiente

Dilungarsi sulla crisi tecnica del Napoli sarebbe ormai quasi stucchevole. I tre punti racimolati nelle ultime partite di campionato contro Genoa e Bologna al San Paolo e in trasferta a Milano e Udine, rappresentano il segnale inequivocabile di una situazione che è andata ben oltre le più catastrofiche aspettative.

Pensare, però, che il problema si possa risolvere solamente da un punto di vista tecnico-motivazionale con un eventuale cambio di allenatore (Gattuso al posto di Ancelotti), è oltremodo riduttivo. Come sottolineiamo già da settimane, il problema principale è la depressione in cui è incappato tutto l'ambiente Napoli, dalla squadra ai tifosi.

Difficile immaginare che da solo un cambio di guida possa far svoltare le sorti della stagione, in uno dei momenti più difficili di sempre della gestione De Laurentiis. Serve un vero e proprio 'choc' che risvegli i calciatori dal torpore delle ultime settimane e che riaccenda l'entusiasmo dei tifosi, tanto da indurli a riempire nuovamente il San Paolo e a tornare a recitare quel ruolo, fondamentale, di dodicesimo uomo in campo.

E solo due nomi per carisma, personalità, storia e capacità di far sognare, potrebbero creare questa 'tempesta' di energia: Diego Armando Maradona in panchina o Zlatan Ibrahimovic in campo. 

In una situazione come quella attuale, è giunto il momento che De Laurentiis pensi ad uno strappo alla regola, rispetto ad alcuni dei suoi principi inderogabili, per provare a riacciuffare per i capelli la stagione o almeno a regalare emozioni ad una piazza che sembra sempre più distaccata nelle ultime settimane. 

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