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Sabato, 20 Aprile 2024
Febbre a 91 (+ recupero)

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A cura di Mario Parisi

Ibra-Napoli, un principe azzurro per svegliare la bella addormentata

L'eventuale arrivo dello svedese in azzurro potrebbe servire a scuotere una squadra che si accende solo ad intermittenza e a riaccendere l'entusiasmo dei tifosi

Quello di vedere Zlatan Ibrahimovic indossare la maglia del Napoli è un sogno ricorrente ormai da tempo. Negli ultimi giorni non si parla d'altro che di un possibile approdo dell'attaccante svedese in azzurro nella finestra di mercato invernale, non solo in Italia, ma anche in tutto il resto del Mondo.

Il 38enne si svincolerà nelle prossime settimane dai Los Angeles Galaxy e sarà disponibile a parametro zero. Una grande occasione per il club azzurro sia dal punto di vista tecnico che da quello dell'immagine e del marketing, come lucidamente spiegato nel dettaglio dall'ex campione del Mondo 1998 ed ex storico difensore del Chelsea Frank Leboeuf nel corso di un'intervista rilasciata ad Espn.

Le parole di De Laurentiis hanno alimentato ancor di più le speranze della torcida partenopea di abbracciare finalmente uno dei più grandi geni del calcio mondiale degli ultimi 15 anni. 

Tra le tante voci favorevoli circa un eventuale arrivo del fuoriclasse nordico all'ombra del Vesuvio, non è mancato anche chi ha sollevato una serie di perplessità sugli effetti negativi che potrebbe ingenerare il 'ciclone' Ibra su squadra e spogliatoio, per via della sua presenza ingombrante e del suo carattere dirompente.

Alla luce delle prestazioni del Napoli in campionato, non ultima quella contro la Spal, l'ennesima occasione persa di una lunga serie, viene da chiedersi se ciò di cui abbia bisogno questo gruppo non sia proprio una scossa 'tellurica' di forte impatto. Con una lotta scudetto già diventata oltremodo complicata ed una qualificazione agli ottavi di Champions da poter raggiungere nelle prossime partite del girone, salvo 'suicidi' sportivi, non si comprende cosa il club azzurro avrebbe da perdere in caso di arrivo di Zlatan, in virtù anche della capacità di gestione di Ancelotti di grossi calibri come lo svedese. 

Il carisma e la voglia di vincere di Ibrahimovic, oltre alla sua indiscussa ed intramontabile classe che potrebbe consentire di vincere partite 'bloccate' come quelle contro Cagliari, Torino e Spal solo per fare un esempio, sembrano proprio la panacea giusta per curare i problemi endemici di questa squadra e per riaccendere l'entusiasmo dei tifosi, che già temono un'altra stagione senza trofei e senza emozioni degne di nota, non solo sporadiche. 

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