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Febbre a 91 (+ recupero)

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A cura di Mario Parisi

Napoli, l'ora è grave: cosa si aspetta ancora per provare a dare una scossa?

Tutti sul banco degli imputati per il tracollo azzurro: dalla società all'allenatore, passando per l'area tecnica e i giocatori

Ormai non è più il caso di girarci intorno. Quello che è in atto in casa Napoli da due mesi a questa parte è un tracollo in piena regola. Da quella maledetta serata di San Siro contro l'Inter, in cui gli azzurri uscirono sconfitti per 1-0 immeritatamente, ma molto ingenuamente, è iniziata una discesa che al momento sembra sempre più ripida, partita dopo partita.

Sette sconfitte in 15 partite, 22 gol subiti, gioco inesistente, reti subite in fotocopia, preoccupanti cali mentali, girandola di moduli e giocatori, e chi più ne ha più ne metta. Dopo due mesi e 15 gare andate in questo modo, tirare le somme appare quanto mai d'uopo. De Laurentiis deve decidere cosa vuole farne di questa stagione e del futuro del Napoli. Ma deve farlo presto, perchè ogni giorno in più potrebbe rivelarsi fatale. 

Continuando su questa strada, si rischia seriamente di abbandonare presto e definitivamente le velleità di raggiungere il quarto posto in classifica, uscire dall'Europa League, rinunciando ad introiti per passaggi turni e a prestigio internazionale, e depauperare ulteriormente il patrimonio calciatori, il cui valore di mercato, con prestazioni del genere, finirà per scendere vertiginosamente. E tutti questi argomenti, per il patron azzurro, contano e non poco, come ben noto.

Individuare la migliore soluzione per dare una scossa e provare ad intertire la rotta, è cosa che deve fare proprio lui. Sul banco degli imputati, per la situazione in cui si trova attualmente il Napoli, ci sono tutti. Dalla società all'allenatore, passando per l'area tecnica e i giocatori. Nessuno escluso. 

Continuare così, però, è uno stillicidio senza senso. Solo un gesto forte, a questo punto, può tentare di 'rianimare il malato' che sembra non avere la forza di rialzarsi e tornare a camminare e mettere tutti davanti alle proprie responsabilità. Ma bisogna fare presto e, stavolta, bene. Perchè il Napoli non può più permettersi scelte sbagliate. 

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