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Febbre a 91 (+ recupero)

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A cura di Mario Parisi

Napoli, il futuro è adesso: meglio iniziare una 'mini-rivoluzione' già a gennaio

L'organico azzurro ha bisogno di forze fresche, a livello tecnico e mentale, sin da subito. Servono 3-4 cambi in rosa

Aurelio De Laurentiis è uno di quei presidenti che non ama cambiare allenatore in corsa. Nei suoi 15 anni alla guida del Napoli lo ha fatto solo in tre occasioni: nel 2005 con Ventura, nel 2009 con Reja e pochi giorni fa con Ancelotti.

Se il patron azzurro ha deciso alla fine di optare per il cambio, sembra evidente che dall'interno la società si è resa conto ancor di più di quanto la situazione fosse a rischio. La conferma del momento a dir poco delicato che sta vivendo la squadra partenopea si è avuta sabato pomeriggio, con l'ennesima sconfitta interna in campionato contro il Parma.

La zona Champions, considerando la media punti delle ultime 8 partite, appare ora davvero una chimera. Per gli azzurri è meglio navigare a vista e raccogliere il più in fretta possibile quei punti necessari per dormire sonni tranqulli e non rischiare di doversi guardare addirittura alle spalle, nel caso in cui la crisi di risultati dovesse perdurare.

La squadra, nonostante il cambio in panchina e la scossa di energia che ha provato ad imprimere da subito Gattuso, appare ormai bloccata mentalmente e svuotata dal punto di vista fisico.

A questo punto una mini-rivoluzione a gennaio potrebbe rivelarsi quanto mai propizia, per cercare di arrivare fino in fondo in Coppa Italia e provare ad agguantare almeno una posizione in campionato che consenta di partecipare alla prossima edizione dell'Europa League, per non interrompere quella presenza nelle coppe europee che dura ormai dal 2010. 

Tre-quattro cambi nella rosa, magari con acquisti che possano concretamente far parte del futuro del Napoli (vedi Torreira), potrebbero portare una ventata di aria fresca mentale e tecnica nel gruppo a disposizione di Gattuso. Non è il momento di aver paura di fare scelte, anche all'apparenza dolorose, e magari sacrificare già nella finestra invernale di trattative pezzi pregiati che hanno mercato, ma che proseguendo e perseverando in questo periodo no, rischiano di veder deprezzare ulteriormente il loro valore, come ad esempio Insigne e Fabian Ruiz. Le occasioni di rinnovamento dell'organico che potrebbero presentarsi nelle prossime settimane vanno colte senza indugi, perchè il futuro prossimo del Napoli va costruito da subito, senza per forza aspettare giugno.

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