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Martedì, 23 Aprile 2024
Ciuccio Stories

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A cura di Davide Schiavon

Vomero

Egidio Musollino, storia del patron romantico che morì guardando un incendio

Storia di un presidente del Napoli amatissimo ma che restò in carica per soli 3 anni, stroncato da un infarto a soli 43 anni, nel pieno delle forze. Aveva guardato a lungo l'incendio che colpì il ristorante D'Angelo al Vomero

La sera del 22 febbraio 1951 il ristorante Villa D'Angelo, in via Aniello Falcone al Vomero (ancora adesso sede dei pranzi istituzionali del Calcio Napoli), va a fuoco. L'incendio divampa furioso ed è ben visibile dal centro città. La collina è preda di fiamme altissime, un rogo violento che scompiglia il sonno di molti vomeresi. Fra questi, affacciato al balcone di casa sua che dà proprio sul ristorante, c'è il presidente del Napoli Egidio Musollino. Ha 43 anni, fisico robusto, atteggiamento impetuoso. 

Nell'estate precedente, 1950, Musollino ha festeggiato con il sindaco Moscati, nello stadio del Vomero, il ritorno della squadra azzurra in serie A. Leo Brandi, cantante supertifoso, spopolava con "In serie A", una canzone parodia della celebre macchietta "M'aggia cura'" di Cioffi e Pisano. Allo stadio del Vomero migliaia di persone festeggiavano la doppietta del croato Ivo Suprina che sanciva la promozione matematica. Musollino e Monzeglio - allenatore della squadra - vennero portati in trionfo, in campo scesero i pazzarielli con un asinello vestito di bianco e azzurro. 

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Nel calciomercato del 1950 lascia Roberto La Paz, primo giocatore di colore in Italia, che va al Marsiglia, ma arrivano Casari dall'Atalante, Farnese Masoni (detto Spazzolino), Silvio Formentin dal Genoa. E infatti il Napoli nel campionato 50/51 va forte: batte 7-0 il Como, 3-0 il Novara, 4-0 la Sampdoria. La squadra si batte bene anche con le grandi e si attesta saldamente nelle posizioni di metà classifica. 

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Nel girone di ritorno gli azzurri continuano la serie altalenante di risultati: perdono a Firenze, pareggiano con l'Atalanta e vincono con il Bologna. Poi perdono, consecutivamente, le due sfide contro le milanesi: 2-1 contro il Milan al Meazza, 0-4 in casa contro l'Inter con un catenaccio che non funziona. A tre giorni dalla trasferta di Genova Musollino è al balcone di casa e assiste all'incendio del ristorante Villa D'Angelo. Poco dopo, raccontano i familiari, va a letto e "si addormenta normalmente". Nel sonno un infarto fulminante gli chiude per sempre gli occhi. 

A quarantatre anni, Musollino era presidente del Napoli da tre anni. Aveva rilevato quote societarie già nel '45, a soli 36 anni. Si racconta che avesse enormi capacità finanziarie, frutto delle sue abilità imprenditoriali nel settore dell'industria conciaria (fiorente in quella che diventerà poi Napoli Est, Gianturco, San Giovanni a Teduccio). Pochi giorni dopo la sua morte fu eletto presidente onorario dal consiglio d'amministrazione. Il Napoli gli rese omaggio vincendo a Genova per 2-1 con gol di Krieziu e Remondini, tra gli applausi del pubblico di casa. 

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