La maledizione dei treni nuovi ha colpito anche Manfredi
Annunciati nel 2017, durante l'amministrazione de Magistris, i mezzi acquistati in Spagna per la Linea 1 della metro non sono entrati ancora in funzione. Disatteso anche l'ultimo annuncio del sindaco e dell'assessore Cosenza
Quando un anno fa si insediarono a Palazzo San Giacomo, il neo-sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza promisero che il primo dei nuovi treni della linea 1 della metropolitana sarebbe entrato in esercizio da gennaio 2022 e da lì in poi un ulteriore mezzo ogni mese.
Quando si arrivò a gennaio e di treni nuovi non se ne vedevano ancora, aggiustarono il tiro, dicendo che entro giugno-luglio i napoletani avrebbero potuto contare su più di un nuovo treno in pieno funzionamento. Purtroppo, anche questa affermazione, non si è rivelata esatta. Prima della pausa estiva, Sindaco e assessore si sono affrettati ad assicurare che entro settembre il primo convoglio sarebbe partito.
Anche settembre è finito e, per ora, il nuovo treno i napoletani lo hanno visto sfrecciare con il cartello "fuori servizio - prove in corso". Dall'Anm si vocifera che, in effetti, le prove sono terminate, che tutte le carte sono state mandate all'Ansfisa, l'ente statale che garantisce i controlli sicurezza sui treni, e che è in corso la formazione dei macchinisti.
Che cosa manchi per il collaudo definitivo lo sanno solo al Ministero e, forse, nell'ufficio dell'assessore Cosenza. Certo è che il trasporto su ferro napoletano di quei convogli avrebbe disperato bisogno visto che la Linea 1 si è attestata su una frequenza di una corsa ogni 15-20 minuti anche nelle ore di punta. Tempi non compatibili con un mezzo che dovrebbe consentire un trasporto rapido da un parte all'altra della città.
Gaetano Manfredi avrà pensato che su questi nuovi mezzi, acquistati in Spagna dall'amministrazione de Magistris, deve esserci una sorta di maledizione. Annunciati, per la prima volta, dall'allora assessore al ramo Mario Calabrese, avrebbero dovuto vedere la luce nel 2019. Da allora, abbiamo assistito a una serie imbarazzante di rinvii e nuovi annunci.
Va tenuto conto che il Covid, soprattutto da marzo a giugno 2020, ha rallentato tutte le operazioni. Al netto di ciò, però, i tempi restano comunque biblici. Uno dei momenti più alti di questa telenovela si è raggiunto nell'estate 2021 quando l'allora sindaco de Magistris pregustava di lasciare lo scranno più alto di Palazzo San Giacomo con un'inaugurazione in pompa magna. Peccato che durante una delle prove, il treno in questione abbia letteralmente preso fuoco, facendo pensare ai tecnici del ministero che, forse, sarebbe stato necessario qualche altro test prima di mandare allo sbaraglio i passeggeri.
Da allora di nuovo il buio pesto. Manfredi e Cosenza sono dapprima apparsi molto collaborativi con l'Ansfisa per poi diventare sempre più insofferenti con il passare dei mesi e giungere ad affermare che sarebbe stato meglio che Roma la smettesse di cincischiare. Chissà se ottobre sarà il mese buono. Se lo chiedono i napoletani, soprattutto dopo che le prime piogge d'autunno hanno dimostrato che ricorrere all'automobile non sempre è una buona idea.