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Salute

Tumori, come funziona il nuovo vaccino contro il melanoma

Utilizza la tecnologia a mRNA. Il commento di Paolo Ascierto, luminare nel campo della lotta ai tumori della pelle

Potrebbe essere in dirittura d'arrivo il nuovo vaccino a mRNA contro il melanoma, la forma più grave di cancro della pelle. A svilupparlo l’azienda americana Moderna in collaborazione con la multinazionale tedesca Merck.  Lo studio ha coinvolto 157 pazienti con melanoma di stadio III o IV (considerati ad alto rischio di recidiva) ai quali è stato somministrato il vaccino (mRNA-4157/V940) in combinazione con un farmaco immunoterapico anti-PD-1 (Pembrolizumab), dopo la rimozione chirurgica completa del tumore. I risultati sono stati sorprendenti: il rischio di recidiva o morte per questi pazienti si è ridotto del 44% rispetto a chi ha ricevuto il solo Pembrolizumab.

"Enorme potenziale"

Su Today il professor Paolo Ascierto, Direttore dell'Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale di Napoli, ha così commentato con Barbara Fiorillo l'importante novità nel campo della lotta alla cura dei tumori della pelle: "Sono molto incoraggianti i risultati raggiunti, ma da validare con uno studio di fase 3, in partenza a breve, che coinvolgerà un più ampio numero di pazienti. Siamo ancora agli inizi, ma è evidente che i vaccini a mRNA e i trattamenti personalizzati contro il cancro hanno un enorme potenziale. I vaccini personalizzati vengono progettati per istruire il sistema immunitario del paziente in modo che questo generi una risposta immunitaria su misura specifica per la sua mutazione tumorale".

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