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Troppa lentezza della burocrazia, Scotti: "Dubito che gli esperti abbiano mai visto un paziente"

8 infermieri ogni 50mila abitanti e procedure complicate per verificare il contagio. "Dubito che gli esperti abbiano mai visto un paziente" sbotta il presidente di Fimmg e Ordine di Napoli

Il presidente della Federazione dei Medici di medicina generale oltre che dei camici bianchi napoletani non la manda a dire: "leggo che nel decreto rilancio sono previsti 8 infermieri ogni 50mila abitanti da inserire nei distretti. Ma se il paziente chiama il medico, poi il medico chiama il distretto, il distretto deve attivare l’infermiere… insomma, secondo qualcuno un’epidemia che ha questa velocità di contagio si risolve con la lentezza burocratica italiana applicata alla sanità", commenta intervenendo alla trasmissione Mattina 9.

"Ho qualche dubbio che gli esperti abbiano mai visto un paziente", dice amaro Scotti e aggiunge "Il lockdown non era una soluzione per risolvere la virosi, ma doveva servire per bloccare l’epidemia e garantirsi il tempo un ragionamento. Purtroppo stiamo ancora inseguendo l’emergenza, non abbiamo utilizzato quel tempo per determinare modelli che avrebbero aiutato anche la produttività". Per Scotti, in particolare, quello che adesso serve davvero è un meccanismo di medici sentinella con la capacità di identificare rapidamente e isolare fin da subito i nuovi casi già dal sospetto, perché "mentre si fanno ragionamenti e verifiche, magari i conviventi del paziente sono asintomatici, escono, fanno la spesa e vanno al lavoro".

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