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Salute

Pertosse: ecco perché le donne incinte dovrebbero vaccinarsi ad ogni gravidanza

Altamente contagiosa, la pertosse può avere conseguenze terribili soprattutto per i neonati

La pertosse è una malattia infettiva respiratoria altamente contagiosa particolarmente pericolosa nei bambini più piccoli, perché può causare complicazioni con conseguenze invalidanti. L’agente scatenante è il batterio Bordetella pertussis, come il nuovo Coronavirus estremamente contagioso, trasmesso dalle goccioline di saliva emesse tossendo o starnutendo dalle persone infette. L'incubazione va dai 7 ai 10 giorni, quindi compaiono i primi sintomi della malattia, chiamata anche tosse dei 100 giorni perché il decorso delle 3 fasi che la caratterizzano può durare più di 10 settimane.

La tosse dei 100 giorni

In base alle ultime statistiche, in Italia la tosse dei 100 giorni ha provocato oltre 7.000 ricoveri in ospedale tra il 2001 e il 2014, il 63,6% dei quali ha coinvolto bambini con età inferiore a 1 anno.

L’espressione più pericolosa della pertosse si manifesta nei primissimi mesi di vita – spiega Maurizio Guida, professore ordinario di Scienze Ostetrico-Ginecologiche presso l’Università Federico II di Napoli - nei bambini molto piccoli, al di sotto dei tre mesi; e può determinare anche gravi complicanze. Per questo è importante proteggere i neonati tramite il vaccino anti-pertosse effettuato dalle madri al terzo trimestre di gravidanza, idealmente intorno alla 28a settimana. Il vaccino trivalente in gravidanza è efficace e sicuro sia per la mamma che per il bambino e non sono segnalati effetti avversi correlati al vaccino che possano in qualche modo influenzare il decorso della gravidanza o la salute del feto/neonato. È bene – conclude il Prof. Guida – che le gestanti siano a conoscenza di questo importante strumento di protezione dei loro figli e che nel caso di dubbi o timori si confrontino con gli specialisti di riferimento avendo cura di ricevere informazioni solo da fonti accreditate e autorevoli”.

Gestanti: perché vaccinarsi

La vaccinazione contro la pertosse è il metodo più efficace per evitare di contrarre la malattia. In questo modo la mamma produce anticorpi che passano al bambino attraverso la placenta prima che il piccolo nasca. Questi anticorpi gli garantiranno la protezione necessaria per i primi mesi di vita, finché non avrà ricevuto le prime due dosi di vaccino e comincerà a produrre i propri anticorpi.

Affinché ogni nascituro possa ricevere un’adeguata dose di anticorpi, è raccomandato effettuare la vaccinazione anti-pertosse ad ogni gravidanza.

I portatori

Non va dimenticato che la possibile fonte di contagio potrebbe essere quella rappresentata dall’ambiente familiare circostante; l’80% dei contagi nei bambini con meno di un anno, infatti, è provocato dai familiari stretti. Mamme, papà, nonni e altri componenti della famiglia, non consapevoli di aver contratto la malattia, possono trasmetterla al neonato. “Fino a che il bambino non raggiunge il 61° giorno di vita, che corrisponde con l’inizio del ciclo vaccinale, l’unico modo che si ha per proteggerlo dalla pertosse, oltre alla vaccinazione effettuata dalla madre nell’ultimo trimestre di gravidanza, è quello di creare attorno a lui un ambiente sicuro. – dichiara il dott. Elio Giusto, segretario provinciale generale Fimmg Salerno - Questo ambiente protetto si crea grazie all’attuazione della strategia del cocooning, ovvero una strategia vaccinale che prevede l’immunizzazione di tutti i familiari a stretto contatto con il neonato tramite vaccinazioni ad hoc o richiami decennali per dTpa (difterite, tetano e pertosse)”.

Cocooning

Quella del cocooning, o del “bozzolo” è una strategia complementare per la protezione del neonato e si tratta di una raccomandazione che vale ad ogni età. Soprattutto per coloro che già soffrono di patologie respiratorie. Per questo le istituzioni sanitare, come OMS, hanno ribadito l’importanza di mantenere le vaccinazioni durante la pandemia (compresa quella dTpa) anche per gli adulti. Questa raccomandazione è stata indicata anche nelle raccomandazioni GOLD 2021 (Global Initiative for chronic obstructive lung disease). “Nel rispetto delle raccomandazioni nazionali la Regione Campania ha inserito il vaccino anti-pertosse nel proprio piano vaccinale e lo mette a disposizione delle neo-mamme campane in maniera totalmente gratuita" spiega il dott. Pietro Buono, Dirigente - UOD 50/04/91, Attività consultoriale e materno infantile Regione Campania.

Lle Asl possono fornire tutte le informazioni per l’immunizzazione in gravidanza e per tutte le successive tappe dell’infanzia, somministrate a partire dal terzo mese di vita e con le dosi di richiamo a 6 anni, durante l’adolescenza e ogni 10 anni durante l’età adulta.

La vaccinazione è offerta gratuitamente dal 2017, secondo il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, ed è raccomandata dalla Circolare del Ministero della Salute per le donne in gravidanza (Circolare 0033045 del 12/11/2019).

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