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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Calo glicemico: quali sono i segni e cosa fare

Se le mani tremano e inizi a sudare, se vivi uno stato confusionale e senti una forte debolezza, potresti avere un basso livello di zucchero nel sangue: ecco cosa fare

E' decisamente molto delicato l'equilibrio tra glucosio (o zucchero) e insulina nel flusso sanguigno di una persona. Per le persone con diabete, in particolare, i livelli di glucosio e insulina sono vitali: una quantità insufficiente di insulina, infatti, può far salire il glucosio a livelli allarmanti. Troppa insulina, invece, può causare ipoglicemia, che è comunque un'emergenza da trattare, potendo causare convulsioni o perdita di coscienza. Chi convive con il diabete, così come i suoi familiari e amici, dovrebbero conoscere i segni di un basso livello di zucchero nel sangue e sapere come intervenire.

I livelli d'allarme

I livelli di glicemia al di sotto dei 70 milligrammi per decilitro sono da considerare bassi e spesso pericolosi.

Il calo della glicemia nei diabetici può essere causato da una serie di fattori: troppa insulina o altri farmaci per il diabete, attività fisica insolitamente intensa, assunzione di alcolici (soprattutto senza cibo) o pasti saltati.


Conosci i sintomi  

Il primo passo per poter intervenire correttamente in caso di "caduta" dei livelli di zuccheri nel sangue, è riconoscerne i segnali: i sintomi di ipoglicemia, di solito, evolvono rapidamente partendo da una lieve sensazione di malessere accompagnata da mal di testa, tremori, sudorazione, fame e irritabilità.

È possibile che il livello di zucchero nel sangue si abbassi di notte, quando si dorme: incubi, sudorazione profusa e confusione al risveglio possono essere segni di un calo della glicemia.

I sintomi possono progredire in confusione, convulsioni e incoscienza. E' evidente la pericolosità se si è alla guida o si svolgono attività che richiedono attenzione e presenza di sè.

Scopri le opzioni di trattamento   

L'unico modo per confermare lo stato ipoglicemico, è testarlo. In ogni caso, se si ritiene che il livello di zucchero nel sangue possa essere basso, si può provare ad assumere da 15 a 20 grammi di glucosio o carboidrati semplici che corrispondono a mezza tazza di succo di frutta o cinque caramelle dure.

Dopo circa 15 minuti i livelli di zucchero nel sangue vanno nuovamente controllati: se non sono aumentati salendo oltre 70 mg / dl, andranno consumati altri 15-20 grammi di glucosio.

Se l'ipoglicemia è tale da provocare perdita di conoscenza o convulsioni, è chiaro che qualcuno dovrà assumere il controllo della situazione. La perdita di conoscenza, comunque,  è più comune tra chi non sa di avere il diabete e non conosce i sintomi di ipoglicemia. In questi casi potrebbe essere necessario iniettare glucagone, un ormone che va prescritto dal medico, che stimola il fegato a rilasciare glucosio nel sangue.

Collaboratori, familiari o amici di una persona con diabete dovrebbero essere informati su come somministrare il glucagone. Se dopo l'iniezione di glucagone la persona non riprende conoscenza, è necessario chiamare immediatamente il pronto soccorso: gli episodi ipoglicemici devono essere registrati e la persona seguita da un medico.

Una convivenza difficile

Uno dei principali limiti alla serenità delle persone con diabete è la necessità di stare costantemente all’erta per percepire prontamente i primi segnali di un eccessivo abbassamento di glucosio nel sangue. Potrebbe quindi subentrare una diminuzione dell'autostima, legata alla sensazione di dipendere dal prossimo che comporta spesso una minor aderenza alla terapia e agli stili di vita raccomandati.
Anche i familiari delle persone con diabete, specialmente se si tratta di bambini e ragazzi, vivono costantemente sotto stress temendo in particolare l’eventualità di un’ipoglicemia notturna, quando è più difficile intervenire:
l’adesione meticolosa alla terapia con insulina e l’impiego di farmaci flessibili, che garantiscono una lunga durata d’azione, consentono tuttavia di ridurre l’eventualità di ipoglicemie notturne. E l'adozione di corretti stili alimentari e di vita, secondo le indicazioni del medico, permettono di condurre una vita serena, riducendo i rischi e i pericoli della patologia 

Dove rivolgersi

A Napoli e provincia sono innumerevoli i Centri specializzati  nella gestione del diabete, ad iniziare da quelli istituiti presso i maggiori plessi ospedalieri. Se si sospetta di avere questa patologia, la prima informazione sugli esami diagnostici da effettuare può essere chiesta al medico di famiglia. Particolarmente interessante, inoltre, il sito web della Società Italiana di Diabetologia, ricco di informazioni su terapie, regime alimentare, corrette abitudini e notizie. 

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