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Salute

Laparoscopia, robotica e nuove tecnologie mini-invasive

Dopo Parigi il Prof. Ciro Esposito e la sua equipe a Milano per condividere nuove tecniche chirurgiche

Lo scorso febbraio era stato al Necker Enfants Malades di Parigi, nei giorni scorsi il Prof. Ciro Esposito, direttore della UOC di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Federico II, è stato con la sua equipe al Policlinico dell’Università di Milano, uno dei più importanti centri chirurgici del Nord Italia, per operare tre piccoli pazienti utilizzando le sue tecniche mini-invasive.

Al Policlinico Federico II disponiamo di sale operatorie multimediali integrate di Chirurgia Pediatrica e da molti anni utilizziamo le più moderne tecnologie: dalla laparoscopia alla robotica, dalla chirurgia laser assistita alla endourologia per curare i pazienti pediatrici affetti da patologie congenite”, spiega il Prof. Esposito recentemente nominato CEO (Chief Executive Officer) della Società Europea di Chirurgia Endoscopica Pediatrica (ESPES).

Chirurgia pediatrica: finita la migrazione sanitaria

Il Centro di Chirurgia Pediatrica federiciana è stato nominato Centro di Riferimento Nazionale di Chirurgia Laparoscopica e Mini-invasiva Pediatrica già nel 2015. La presenza di nuove tecnologie e di professionisti riconosciuti sul territorio nazionale e internazionale hanno permesso di invertire il fenomeno della migrazione sanitaria rendendo il Centro un polo di attrazione regionale ed extra regionale.

Fantascienza? No: realtà

Tra le innovazioni a cui l’equipe sta lavorando, insieme al gruppo di ginecologi federiciani, un programma di chirurgia fetale per via endoscopica, per correggere in utero le malformazioni congenite incompatibili con la vita, ed un progetto di telementoring a distanza con l’utilizzo della tecnologia 5G, con il patrocinio della Società Europea ESPES e la collaborazione degli ingegneri del CNR/ICAR e dell’Università Federico II.

Il telementoring permette di offrire anche nei centri chirurgici in cui non vengono applicate le nuove tecnologie una consulenza chirurgica a distanza da parte di un chirurgo pediatra esperto nelle nuove tecnologie mini-invasive e questa possibilità in tempo di COVID è quanto mai importante e funzionale per i pazienti - continua Esposito- Grazie all’applicazione della realtà virtuale, dell’intelligenza artificiale il chirurgo esperto può guidare a distanza la mano del chirurgo meno-esperto nell’effettuazione anche di interventi chirurgici complessi, e con il telementoring l’immagine del chirurgo esperto è proiettata come un ologramma a distanza nella sala operatoria dove si svolge l’intervento chirurgico”.

Non è fantascienza: esistono dei primi progetti sperimentali in tal senso. L’ESPES ha, infatti, avviato un programma di telementoring con le nazioni africane proprio perché durante questa emergenza sanitaria gli spostamenti dei chirurghi sono limitati ed in questo modo i chirurghi italiani possono fornire il loro supporto senza necessariamente recarsi in Africa.

Lo sviluppo e l’applicazione delle tecniche chirurgiche mini-invasive in età pediatrica rappresenta il raggiungimento di un traguardo per la nostra Azienda e per la nostra Regione ma è anche un punto di partenza per lo sviluppo futuro della telemedicina e del telementoring chirurgico che sicuramente sarà fondamentale per la sanità pediatrica, in particolare, in questo complesso periodo emergenziale. Al centro delle nostre cure resta sempre il benessere dei piccoli pazienti e la serenità dei loro familiari. Per questo stiamo investendo in nuove tecnologie e a breve acquisiremo un secondo Robot che permetterà di rispondere alle sempre maggiori richieste del territorio per l’applicazione della chirurgia robotica nella mamma e nel bambino”, commenta il direttore generale dell'AOU Federico II Anna Iervolino.

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