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Salute

Fatima Trotta: "Con il prof. Francesco Raimondi abbiamo ritrovato la speranza"

Alla manifestazione organizzata dall'Unità di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale della Federico II la star di Made in Sud racconta la sua esperienza di zia di un bimbo nato prematuro. Il piccolo oggi ha quasi 2 anni

Quando si tratta di bambini il cuore di Napoli sa essere sempre grande, generoso, vero. Così, come ogni anno ormai dal 2005, nel Reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale-TIN del Policlinico Federico II guidato da Francesco Raimondi si sono ritrovati in tanti per dare il loro apporto concreto al personale medico e infermieristico e, soprattutto, ai piccolissimi ricoverati in incubatrice, impegnati in ogni istante in una vera e propria battaglia per la vita: c'era il sindaco Luigi de Magistris, il presidente della Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo particolarmente vicino ai problemi che riguardano i piccoli pazienti degli ospedali napoletani, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Anna Iervolino, il direttore sanitario Emilia Anna Vozzella, il presidente della facoltà di medicina e Chirurgia Francesco Califano, Francesco Ferrara, il fratello di Ciro che con Paolo e Fabio Cannavaro ha dato vita ad una Fondazione che ha donato una speciale ambulanza attrezzata per il trasporto neonatale di emergenza, rappresentanti della Fondazione Francesca Rava, e c'era una commossa Fatima Trotta che - ha raccontato - nel reparto del Prof. Raimondi ha ritrovato la speranza con la sorella, madre di un bimbo nato prematuro.

"Non sempre la nascita è un momento di gioia per tutti - spiega Francesco Raimondi - alcuni bambini, infatti, appena nati già lottano per sopravvivere e hanno bisogno di un'assistenza complessa ed avanzata: sono i piccoli ricoverati in Terapia intensiva neonatale. A loro è dedicata l'associazione Soccorso Rosa-Azzurro Onlus, che dal 2004 concentra risorse e impegno per migliorare le cure ai neonati in pericolo di vita. In Campania, infatti, la mortalità infantile è ancora elevata rispetto all'Italia del Centro-Nord e la causa principale è la carenza di risorse umane ed economiche e la non ottimale distribuzione dei posti letto in TIN rispetto al numero dei nati".

Befana dei prematuri (foto De Cristofaro - NT)

A tutti i piccoli che stanno lottando per farcela e a chi ce l'ha fatta era dedicata questa mattinata di festa, con una Befana arrivata in anticipo come in anticipo nascono i bimbi prematuri, tra canti, animazione, momenti di spettacolo, distribuzione di doni e tanta allegria. Un momento di gioia da condividere e, soprattutto, un modo di ricordare che i piccoli guerrieri per vincere la loro lotta per la vita hanno bisogno di apparecchiature e ausili ad alta tecnologia: in questi anni i sostenitori di Soccorso Rosa-azzurro, anche attraverso il 5x1000, hanno donato più di 1 milione di euro in attrezzature elettromedicali, formazione del personale, autoambulanze. Tanto è stato fatto, ma tantissimo resta ancora da fare per regalare alla vita  i tantissimi bimbi prematuri che nascono ogni anno nella nostra regione

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