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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cura della persona

A mare, stando in acqua, le mani raggrinziscono: è corretto risalire?

Dopo un po' che si sta immersi in acqua le nostre mani, e anche i piedi, formano delle vistose grinze

Dopo un po' che si sta immersi in acqua, dolce o salata che sia, sulle mani di grandi e bambini compaiono vistose grinze. E' quello il momento in cui generalmente le mamme dicono ai bimbi di correre ad asciugarsi e mettersi al sole. Ma è corretto?

Mani e acqua

Il fenomeno, naturale e universale, ha attirato l'attenzione degli scienziati che  avevano iniziato a pensare che non si trattasse di un "segnale di pericolo" lanciato dall'organismo per far uscire le persone dall'acqua, ma di qualcosa di più complesso, legato all'evoluzione. Del resto gli studiosi avevano osservato che, pur con le mani raggrinzite, in acqua l'organismo non manifestava condizioni di disagio o problemi.

Evoluzionismo e adattabilità

Poco più di dieci anni fa, nel 2013, con uno studio pubblicato su Royal Society journal Biology Letters i ricercatori dell'Università di Newcastle hanno spiegato perché si verifica il curioso fenomeno del raggrinzimento delle mani e, anche, dei piedi.  e la risposta è arrivata da un esperimento molto semplice. 

Ad un gruppo di volontari, entrati in acqua in tempi diversi, dunque, con le mani raggrinzite in modo diverso, è stato chiesto di raccogliere alcuni oggetti in marmo immersi nell'acqua e farli passare attraverso fessure molto piccole: chi aveva le dita raggrinite è riuscito a farlo molto più rapidamente.

Battistrada 

Dal momento che le grinze non sono comunicanti fra loro, quando le dita premono su una superficie dura l’acqua scivola, consentendo al contatto una maggiore superficie e, quindi, agevolando la presa. Le grinze,  cioè, agiscono come il battistrada negli pneumatici.

Il raggrinzimento delle mani in acqua è un fenomeno controllato dal sistema nervoso. Se i nervi delle falangi sono lesionati, le dita a mollo non raggrinziscono.

Perché le dita raggrinziscono in acqua

Quando resta a lungo immersa in acqua la pelle si gonfia d’acqua: la parte più superficiale dell'epidermide, infatti, è costituita da una proteina, la cheratina, che si lega all'acqua e alle sostanze grasse, cosa che non si verifica negli altri strati più profondi della pelle: lo strato superficiale, imbevuto di acqua, diventa più ampio rispetto alla superficie sottostante e forma delle pieghe che aiutano a tenere meglio la presa degli oggetti: fondamentale soprattutto agli albori dell'umanità, quando era vitale non perdere utensili o non lasciarsi scappare le prede.

Sono ricchi di cheratina anche unghie e capelli, e anche per loro l’acqua produce effetti: le unghie diventano più morbide e i capelli più ricci.

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