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Cura della persona Vomero / Largo San Martino

Le pedamentine di Napoli e la dieta mediterranea per combattere la psoriasi

Nuovo progetto di informazione e prevenzione della Dermatologia federiciana in collaborazione con l'associazione Apiafco punto di riferimento per gli oltre 2miliioni di pazienti che soffrono di questa patologia

Sarà presentato il 16 luglio prossimo, alle ore 17.00, a largo San Martino, a Napoli, PsoWellness, il nuovissimo progetto di prevenzione e informazione promosso e realizzato dalla Prof. Gabriella Fabbrocini, direttore della Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, in partnership con l’associazione psoriasici italiani Apiafco presieduta da Valeria Corazza, realtà di riferimento per gli oltre due milioni di persone che soffrono di questa malattia della pelle non contagiosa, cronica, recidiva, con componenti genetiche e autoimmune.

Il progetto

Con il patrocinio del Comune di Napoli, e il contributo del Prof. Guido Iaccarino, ordinario di Medicina dello Sport alla Federico II, il progetto si propone di dimostrare l’efficacia nel trattamento delle patologie infiammatorie croniche della cute, strettamente legate a disordini del metabolismo glucidico come la psoriasi, di corretti stili di vita e, in particolare, i benefici dell’attività fisica e di un’alimentazione corretta, che segua le linee della Dieta Mediterranea.

Il nostro progetto – spiega la Prof. Fabbrocini - potrebbe fare da apripista per un programma di cura integrato, in cui la terapia farmacologica viene affiancata da allenamento mirato e dieta bilanciata, per contrastare gli stati di infiammazione cronica che coinvolgono la cute come, appunto, la psoriasi”. Le fa eco Valeria Corazza, presidente di Apiafco: “Il sostegno dell’Associazione al progetto ProWellness promosso dalla Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, nasce dalla comune convinzione che la gestione dei pazienti psoriasici richieda un approccio multidisciplinare e cure sempre più personalizzate, finalizzate non solo a lenire le manifestazioni cutanee, ma anche a garantire una qualità della vita tale da ridurre le situazioni di stress che incidono notevolmente nel quadro complesso e multifattoriale nel quale si inserisce la malattia. Ben venga, quindi, un progetto che assegna centralità ai pazienti psoriasici e priorità al loro benessere, un agire che coincide con la mission di Apiafco, da sempre impegnata in azioni di rappresentanza finalizzate ad ottenere il riconoscimento della psoriasi nell’ambito delle politiche sanitarie (anche di cronicità), l’ottimizzazione dei percorsi di assistenza e informazione rivolti ai pazienti, la tutela del diritto alla salute”.

Grasso e malattie infiammatorie

I più recenti studi clinici indicano, infatti, che la psoriasi è una malattia infiammatoria sistemica: “Come emerso da specifiche analisi di metabolomica effettuate nel Laboratorio ad elevata specializzazione dell’Unità operativa clinica di Dermatologia della Federico II, il tessuto adiposo mostra di avere un ruolo decisivo nel peggioramento delle condizioni generali del paziente psorisiaco – spiega la Prof. Fabbrocini – La nostra attenzione si è concentrata in particolare su alcune molecole prodotte dal grasso viscerale e sottocutaneo, le adipochine, che interagiscono con le citochine originate dalle placche psoriasiche. L'esercizio fisico, quindi, oltre ad avere plurimi effetti benefici sulla salute metabolica e mentale, potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella gestione della psoriasi come anche contro l’insorgere o il peggiorare di molteplici disordini infiammatori cronici”.

Il progetto durerà 4 mesi, fino ad ottobre 2021, coinvolgendo 50 pazienti psoriasici tra i 18 e i 35 anni scelti, in base alle caratteristiche metaboliche, tra quelli seguiti dall’Unità Operativa clinica di Dermatologia della Prof. Fabbrocini. Per loro è stato messo a punto un programma terapeutico personalizzato che tiene conto di sesso, altezza, età, risultati dall’analisi impedenziometrica, oltre che dello stato di salute complessivo, in cui la terapia dermatologica, a base di topici o sistemici in base al giudizio dello specialista dermatologo, è integrata da una specifica terapia dietetica, con uno schema ad alto contenuto in fibre, carboidrati a basso indice glicemico e alimenti ad elevato potere antiossidante elaborata in collaborazione con l’Unità Operativa Clinica di Endocrinologia guidata dalla Prof. Annamaria Colao, e uno schema di allenamento controllato, con esercizi multiarticolari.

Le pedamentine contro la psoriasi

I pazienti saranno costantemente monitorati da un team multidisciplinare, con la supervisione della dott.ssa Sara Cacciapuoti, costituito da due specialisti in Dermato-venereologia, una biologa nutrizionista e un preparatore atletico laureato in Scienze motorie ed esperto in didattica dell’Educazione motoria, e sottoposti ad analisi periodiche e studi di metabolomica resi possibili dal Laboratorio altamente specializzato dell’Unità operativa clinica di Dermatologia della Federico II. Con cadenza bimestrale, inoltre, seguiranno un allenamento di gruppo in presenza del preparatore atletico lungo percorsi molto caratteristici: le pedamentine napoletane, ovvero il suggestivo sistema pedonale di discese e gradinate che collega la zona collinare al centro storico e al mare. Sarà l’occasione, come è sempre stato nello spirito della Prof. Fabbrocini, di fare informazione e prevenzione e richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza di sani stili di vita e della prevenzione in genere. In occasione degli allenamenti, infatti, lungo le pedamentine saranno dislocate postazioni mobili con medici a inizio e fine percorso, con il contributo organizzativo della dott. Serena Poggi.

La scelta di conciliare l’attività fisica individuale a questi percorsi condivisi nasce dalla duplice necessità di alimentare il benessere non solo fisico, ma anche mentale nell’ottica del concetto di wellness - sottolinea la Prof. Fabbrocini - Il termine wellness, infatti, rimanda a un concetto molto più ampio rispetto a quello di fitness e possiamo tradurlo come benessere a 360°, non solo fisico ma anche psichico. Soprattutto dopo il durissimo impatto della pandemia, è importantissimo recuperare la dimensione sociale e il contatto con la natura, con l’arte e con i luoghi più belli delle città”.

I percorsi degli allenamenti

  1. Da via Tito Lucrezio Caro, nei pressi del parco Virgiliano, scende, ai piedi della collina di Coroglio, fino al mare, dove c’è la Gaiola (dal napoletano caiola ovvero grotta). I gradini scavati nel tufo si snodano tra la macchia mediterranea e l’antico borgo di case, dove sorgono, tra l’altro, importanti resti archeologici di epoca romana.
  2. Calata san Francesco inizia a via Belvedere e taglia via Aniello Falcone e via Tasso, raggiungendo il Corso Vittorio Emanuele, e di qui, scende a via Riviera di Chiaia, di fronte alla Villa Comunale. La strada, così denominata perché conduce dal Vomero alla chiesa con l’annesso convento di San Francesco degli Scarioni, è lineare e dritta fino alla fine.
  3. Pedamentina di San Martino è tra i più antichi camminamenti della città. Con i suoi 414 scalini collega la Certosa di San Martino al centro storico della città, sul Corso Vittorio Emanuele, dietro l’ospedale militare, da cui poi si intraprendono le rampe di Montesanto. Suggestivo e panoramico percorso che vale la pena intraprendere almeno una volta nella vita.
  4. Le Rampe del Petraio prendono il loro nome dalla consistenza pietrosa del territorio su cui sono nate. Come molte altre rampe storiche della città, anche queste affondano le loro radici tra il ‘500 e il ‘600. Furono edificate per collegare il Vomero al “nuovo” quartiere di Chiaia e partono da via Annibale Caccavello per scendere al Corso Vittorio Emanuele, all’altezza della chiesa di S. Carlo alle Mortelle. Da qui, poi, vi è una doppia possibilità di proseguimento: o i gradoni di S. Maria Apparente, la salita Vetriera e le successive rampe Brancaccio, che portano nel cuore della Napoli più elegante: via dei Mille e via Filangieri; oppure i gradoni di Chiaia, che portano appunto a via Chiaia.

All’evento di presentazione, con i responsabili del progetto e il team della Federico II interverranno, tra gli altri, il presidente della Municipalità Vomero Paolo De Luca e quello di Chiaia Francesco de Giovanni di Santaseverina, i consiglieri di circoscrizione Mariarosaria Cafasso e Anna Bruno, Carmine de Gregorio molto attivo nel volontariato. 

L’associazione Apiafco

L'Apiafco - Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza  nasce nel 2017 per diventare un punto di riferimento nazionale per chi è afflitto da psoriasi. Il suo impegno è rivolto ad offrire ai pazienti psoriasici gli strumenti per convivere in maniera più serena con se stessi e con gli altri; sensibilizzare l’opinione pubblica alla conoscenza della malattia e al vissuto psicologico di chi ne soffre, viatico per evitare discriminazione sociale, isolamento e stigmatizzazione; svolgere azioni di tutela finalizzate al riconoscimento della psoriasi all’interno delle policy sanitarie (anche di cronicità) e alla definizione di migliori condizioni di vita

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