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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cura della persona

Adolescenti: come fermare la caduta dei capelli

Da quando è iniziata la pandemia il fenomeno appare decisamente in crescita, soprattutto tra le ragazze. Cosa dicono gli esperti

Sempre più in crescita il numero di adolescenti con problemi di caduta dei capelli. E il fenomeno non riguarda soltanto i maschi ma anche le ragazze. 

Perché i capelli cadono

Le ragazze sono spesso impreparate ad affrontare nella corretta maniera la perdita dei capelli: tendono a sottostimarla, a nasconderla o, addirittura, a negarla. E' invece importante agire tempestivamente consultando un medico che indicherà innanzitutto quali esami clinici effettuare.

Le cause della caduta dei capelli nell'età adolescenziale, infatti, sono molteplici: si va dai cambiamenti ormonali a quelli delle abitudini alimentari, ma un ruolofondamentale è rivestito anche dalle problematiche emotive e psicologiche, in particolare in questi mesi scanditi inesorabilmente dai ritmi della pandemia che, come indicano gli esperti, stanno mettendo a dura prova soprattutto i giovani,  “silenziati” e costretti nella costante incertezza del futuro.

«Nella mia esperienza professionale – spiega il dottor Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti ed esperto nello studio della caduta dei capelli, ideatore del Metodo Di Nardo - sono sempre più frequenti le giovanissime con problemi di indebolimento dei capelli dovuto in parte ad un’alimentazione poco equilibrata e, in parte, a cause stressogene legate al mondo adolescenziale».

Dello stesso avviso è la dottoressa Rossana Putignano, psicologa clinica, psicoterapeuta psicoanalitica e cognitivo comportamentale in formazione: «É evidente, laddove la causa non sia androgenetica, che l'origine della caduta dei capelli spesso possa essere lo stress subito in particolari periodi della nostra vita. L'adolescenza è un’esperienza molto traumatica nella vita di un individuo. In questa fase inizia l’attenzione verso il proprio corpo, specie dei capelli, visti come 'cornice' da curare insieme ai primi trucchi su volti a metà tra la bambina e la giovane donna. Ora immaginiamo una adolescente con alopecia o con una grave forma di perdita di capelli o peggio, una ragazzina sottoposta a chemioterapia, come possa sentirsi senza la sua 'cornice' che fa da surrogato a una identità ancora in formazione: si ha la sensazione di essere 'diverse', osservate, al centro dell'attenzione in un periodo che oscilla tra la timidezza e la voglia di emergere». 

Le cure contro la caduta dei capelli

Per contrastare la caduta dei capelli, nelle situazioni più comuni, «molto spesso basterebbe una buona alimentazione e, in alcuni casi, una buona integrazione nutraceutica» spiega Labrozz. Sicuramente da evitare, in ogni caso, il “fai da te”: è necessario, infatti, affidarsi ad un esperto, anche per quanto riguarda gli integratori.  

«Questi prodotti hanno un problema comune, quello della formulazione. Molte persone pensano che più sono le sostanze contenute in un integratore e maggiore sarà la sua efficacia. In realtà è esattamente il contrario. Come fanno le grandi industrie a inserire tutte quelle sostanze? Riducono il dosaggio di ogni ingrediente. Tuttavia, quando questo è più basso, non permette di raggiungere il quantitativo ottimale necessario per avere l’effetto desiderato. Quindi, l’idea che più componenti ci sono in un integratore, più questo è concentrato è un mito da sfatare. Anzi, meno sostanze compongono l’integratore, più questo sarà concentrato e utile», dice Labrozzi.

Il consiglio dell’esperto è quello di assumere vitamine del gruppo B, zinco, selenio, metionina, ferro, cisteina e vitamina C.

A tavola, invece, «esistono 3 alimenti che mantengono in salute i nostri capelli: il salmone, importante fonte di Omega 3, le uova, che contengono ferro e molte vitamine del gruppo B e la frutta, sia secca sia fresca, meglio se di stagione, come arance e kiwi, ricchi di vitamina C poiché rallentano l’invecchiamento del bulbo e la caduta dei capelli».

Cura quotidiana  

Decisamente da non trascurare la cura dei capelli giornaliera, partendo dagli strumenti che utilizziamo di più: la spazzola e il pettine. Ogni tipologia di capello ne richiede uno specifico. Il consiglio di Labrozzi è di bandire pettini in plastica perché elettrizzano il capello, preferendo quelli in legno. I capelli, inoltre, andrebbero pettinati e spazzolati non solo sulle lunghezze, ma partendo dal cuoio, in modo da esercitare un massaggio che attivi la circolazione e rimuova pelle secca e sebo.

Attenzione anche al lavaggio: evitare prodotti aggressivi per chi ha i capelli grassi e prodotti corposi per chi li ha sottili. I capelli vanno lavati con acqua tiepida, preferendola fredda per l’ultimo lavaggio, così da stimolare la microcircolazione, favorendone una crescita veloce.

Evitare inoltre di raccogliere i capelli in code e trecce, perché a causa della trazione sulle radici le indeboliscono e possono spezzare i fusti; abolire le extension perché creano un peso eccessivo sulle radici; ridurre le colorazioni o decolorazioni; non utilizzare i cappelli nei luoghi al chiuso e prediligerli, al contrario, quando le temperature sono molto rigide, eliminare tassativamente il fumo poiché determina degli spasmi capillari per via di una inadeguata circolazione sanguigna; regolare il ciclo del sonno.

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