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Alimentazione

Come velocizzare il metabolismo e tornare in forma dopo le vacanze

Ecco cinque preziosi consigli svelati dal nutrizionista Fabio Mariniello

Le vacanze sono un’occasione per allentare le tensioni accumulate in un intero anno di lavoro o studio, rilassarsi e lasciarsi andare, anche a tavola. Tuttavia lo stile di vita poco regolare e una dieta ricca di sgarri che caratterizza il periodo estivo può compromettere la linea e l’equilibrio psicofisico. Dunque, per ricominciare al meglio e aiutare il nostro corpo a tornare in forma e smaltire gli eccessi accumulati di un’estate, è necessario ripartire con sane abitudini. A svelarci cinque preziosi consigli su come velocizzare il metabolismo e ritornare rapidamente in forma è il dott. Fabio Mariniello, biologo nutrizionista.

  1.  Basta sorseggiare cocktail, birrette, calici di vino dalla mattina alla sera. L’alcol è il peggior nemico del metabolismo, apporta un sacco di calorie totalmente inutili per il corpo ed ostacola il nostro fegato nelle sue funzioni. Se non possiamo farne a meno, limitiamoci ad un solo alcolico (non super) nel fine settimana. Le sette calorie per grammo dell’etanolo andranno solo a peggiorare la nostra forma fisica.
  2. Ripuliamo casa delle schifezze rimaste in dispensa. La tentazione di mangiarle per tristezza sarà forte. Il posto di lavoro attende, gli impegni insorgono e la voglia di vivere scarseggia. Quale miglior contentino che tracannare un mezzo chilo di gelato, pensando a quanto è cattivo il nostro capoufficio? Il momento felice durerà poco e rischieremo di sabotare il desiderio di stare bene.
  3. Riprendiamo a bare acqua in modo costante, in un range che oscilla da 1,5L fino a 2,5L per le persone più attive. Andare oltre può fare danni nel soggetto comune. A costo di risultare ripetitivi, idratarsi bene è fondamentale per tenere il metabolismo in azione. Ogni singola cellula del nostro corpo ce ne sarà grata. Non iniziate la giornata buttando giù una bottiglia tutta d’un colpo. È inutile. Bisogna bere poco alla volta in modo uniforme durante la giornata. Qualora risultasse troppo difficile, provate ad insaporire l’acqua col succo di qualche agrume fresco. Se non soffrite di colon irritabile, potreste provare per un breve periodo un qualche insaporitore multigusto, sebbene questa soluzione sia davvero l’ultima spiaggia e potrebbe provocarvi qualche fastidio enterico.
  4. Iniziamo immediatamente uno sport. Niente scuse! Proviamo discipline ibride che contemplino sia una parte aerobica che anaerobica. La risultante di entrambe le metodiche ci restituirà grandi soddisfazioni (tranne per chi è professionista in un solo ramo specifico). Un esempio? Una sala pesi ben strutturata su tutto il corpo, unita ad un corso più ludico e movimentato ci condurrà in tempi più brevi all’obiettivo. Come distribuire i carichi allenanti? Dovremmo fare almeno due sedute di sala ed un’ora di corso a settimana. Per risultati più concreti, rapidi ed efficaci, suggerirei tre sedute di sala, programmando la scheda in modo tecnico ed una o due sessioni di corso in giorni diversi. Le schede dovranno mettere sotto sforzo tutti i distretti muscolari, cosicché la nostra sensibilità insulinica migliori. Detto in modo molto semplice, dobbiamo costringere i nutrienti a dirigersi verso il muscolo, piuttosto che altrove. I corsi ci aiuteranno invece ad aumentare leggermente il nostro dispendio energetico totale della settimana. Non lasciamoci ingannare dalle pretese inutili: non diventeremo divinità scultoree in tre settimane di sport. Facendo tutto bene, apprezzeremo i primi reali risultati a metà ottobre.
  5. Ci manca la fantasia? Pensiamo di non farcela da soli? Andiamo dal nutrizionista, dal dietista e dal dietologo. Sapranno sicuramente rimodulare le nostre abitudini con piatti ibridi tra estate ed autunno. Spezzare con i menù dei mesi precedenti può aiutarci a voltare pagina e puntare a nuove mete. Per le persone vicine alla condizione di normopeso e non troppo avvezze allo sport, suggerisco spesso un protocollo mediterraneo con una distribuzione dei macro di 55-60% di carboidrati, 15-20% di proteine e la restante parte in lipidi. Lo sportivo col fisico “appannato” dai mesi estivi potrebbe optare per una mediterranea leggermente ritoccata sulla componente proteica, poiché presumibilmente metterà a dura prova la propria muscolatura. Qualora foste abbastanza o molto lontani dalla condizione di normopeso, potremmo optare per strategie meno ortodosse, come una chetogenica ben programmata (in termini di tempi e macro) o un digiuno intermittente. Queste tecniche non vanno bene per tutti e non surclassano la mediterranea. Se sono rispettati i criteri di eleggibilità e se compatibili col quadro patologico, potrebbero sposarsi meglio con le esigenze di una persona con una vita molto impegnata o con particolari difficoltà organizzative. Il discorso muta ancora per coloro i quali hanno una patologia cronica o persistente. In quel caso lo stile alimentare dovrà essere plasmato sulle caratteristiche della malattia e sulla base del piano terapeutico del paziente. Ad ognuno tocca il suo piano personalizzato.

Buon settembre a tutti e non demordete, tutti ce la possono fare, è solo una questione di volontà!

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