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Sabato, 20 Aprile 2024
Alimentazione

Salmonellosi, come riconoscere i sintomi e quali sono gli alimenti a rischio

“La contaminazione dal batterio salmonella può avvenire sia durante la produzione che la preparazione dell'alimento. Per scongiurare il rischio di contagio è necessario cuocerlo e conservarlo correttamente facendo attenzione a lavarsi bene le mani e igienizzare il piano di lavoro ”. L'intervista alla dott.ssa Diana De Falco

Dopo l'allerta alimentare diramata nelle settimane scorse dalla Ferrero a seguito di alcune intossicazioni da salmonella apparentemente connesse con il consumo di cioccolato Kinder, e il ritiro, in via precauzionale, di alcuni lotti di ovetti Schoko-Bons anche in Italia provenienti dallo stabilimento di Arlon in Belgio (dove si è verificata la contaminazione), l’OMS ha fatto il punto sulla situazione. “Finora - si legge nel documento dell'Oms emesso il 27 aprile -, sono stati segnalati un totale di 151 casi sospettati di essere collegati al consumo dei prodotti di cioccolato distribuiti in 11 Paesi (Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti), ma il rischio di diffusione nella regione europea dell’OMS e nel mondo è al momento valutato come moderato”.

“La salmonellosi - spiega la dott.ssa Diana De Falco, biologa nutrizionista - è un’infezione batterica che colpisce l'apparato gastrointestinale e che si manifesta principalmente in seguito all’ingestione di alimenti, in particolare uova e latte consumati crudi o non pastorizzati (è il caso della Kinder), carne cruda (in particolare pollo) o acqua contaminati dal batterio salmonella”. Ma vediamo quali sono i sintomi e come prevenire il contagio?

Dott.ssa De Falco, con quali sintomi si manifesta la salmonellosi?

“La salmonellosi può manifestarsi in maniera più o meno grave interessando il tratto gastrointestinale. I sintomi sono vomito, diarrea, crampi addominali, febbre, e nei casi più gravi feci sanguinolenti”.

La salmonella è tra le cause più comuni delle intossicazioni alimentari. Quali sono gli alimenti a rischio?

“La contaminazione può avvenire in due fasi principali ovvero produzione e/o preparazione degli alimenti interessando soprattutto alimenti non pastorizzati (come latte o derivati del latte crudo); carni e derivati, soprattutto di pollame cotto male o crudo; frutta e verdura contaminati durante la manipolazione, uova crude o poco cotte e tutte le creme o preparati per dolci a base di uova crude”.

Come avviene il contagio, e come si cura l'infezione?

“Essendo considerata la salmonellosi una zoonosi (infezione che si trasmette dagli animali all’uomo), il contagio avviene attraverso l’ingestione di carni, latte o uova provenienti da animali infetti e non sottoposti ad adeguati trattamenti termici prima del consumo o alimenti contaminati da feci di animali infetti o persone infette. Nella maggioranza dei casi la salmonellosi, pur se causata da batteri, si cura con un’accurata reintegrazione di liquidi e sali minerali persi a causa di vomito e diarrea e una specifica terapia probiotica. Solo in alcuni casi è indicata anche la terapia antibiotica”.

Come si può prevenire la salmonellosi?

“Si può prevenire la salmonellosi innanzitutto con cotture a temperature adeguate degli alimenti, mai inferiori ai 70 C°, e garantendo una cottura uniforme dell’alimento, e al tempo stesso evitando che l’alimento, una volta cotto, si raffreddi lentamente esponendolo ad una contaminazione batterica, quindi garantire una pronta refrigerazione. Nella fase di conservazione, invece, bisogna stare attenti che l’alimento sia sempre chiuso in contenitori ermeticamente sigillati, riponendo gli stessi negli appositi scomparti del frigo le carni, verdura, formaggi, ecc, quindi sempre separatamente, evitando conservazioni a temperatura ambiente. Bisogna evitare inoltre che le carni crude entrino in contatto con altri alimenti".

Quanto è importante lavarsi le mani e igienizzare il piano di lavoro prima di cucinare?

"È importantissimo garantire sempre condizioni igienico sanitarie adeguate dei piani di lavoro o degli utensili utilizzati nella fase di manipolazione, stando attenti ad avere igienizzato bene le mani prima e durante la manipolazione di alimenti di diversa origine, ed evitando assolutamente di mettere in contatto alimenti cotti con quelli crudi o di origine diversa, ad esempio verdure con carni, o utilizzando per entrambi gli stessi i medesimi utensili, altrimenti si rischia la contaminazione incrociata, che è la causa principale del contagio".

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