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Alimentazione

Metabolomica, come funziona la dieta che fa perdere peso in modo sano e veloce

"E' un regime alimentare personalizzato che si costruisce sul profilo metabolico del soggetto, quindi in base al “tipo alimentare” al quale appartiene (proteici, carboidrici, misti)". L'intervista alla dott.ssa Daniela Vitiello

Ogni persona ha un proprio profilo metabolico, cioè metabolizza ciò che assume con la dieta in maniera differente dagli altri. Se si è proteici, ad esempio, si avrà un metabolismo veloce, se si è carboidrici si avrà un metabolismo lento, e se si è misti si avrà un metabolismo intermedio. Conoscere il "tipo alimentare" al quale si appartiene, e quindi la propria condizione metabolica, consente di identificare carenze nutrizionali e squilibri metabolici ma anche infiammazioni nascoste, allergie alimentari, alterazioni della flora batterica, predisposizioni genetiche e numerose altre patologie. In definitiva, l’approccio metabolomico è in grado di identificare le cause profonde di qualsiasi problema di salute, che può essere risolto attraverso un piano nutrizionale personalizzato (dieta metabolomica), cambiamenti nello stile di vita, integratori o farmaci specifici (epigenetica).

In commercio esistono test del metabolismo che “fotografano”  lo stato di salute del soggetto e possono guidare il trattamento di eventuali problemi sulla base delle loro cause specifiche. Con la nutrizionista Daniela Vitiello cerchiamo di capire cosa si intende per "nutrizione metabolomica" e quali sono i vantaggi di questo nuovo approccio della medicina nutrizionale.

Dott.ssa Vitiello, cosa si intende per nutrizione metabolomica, e in cosa differisce questo approccio da quello tradizionale?

“La metabolomica è lo studio dei metaboliti, cioè i prodotti del metabolismo (piccole molecole prodotte nelle fasi intermedie del metabolismo a livello cellulare e genetico). Dopo che l’organismo assimila una sostanza (o un farmaco), questo subisce un processo di trasformazione che la rende più facilmente assorbibile o eliminabile. Più precisamente, la metabolomica indaga le reazioni chimiche messe in atto dal metabolismo per sapere come sta funzionando il nostro corpo. Conoscere il proprio metabolismo non solo consente la diagnosi di alcune patologie ma anche individuare la dieta più adatta al singolo soggetto".

Come viene strutturata una dieta secondo l’approccio metabolomico?

“Solo conoscendo il profilo metabolico, e quindi eventuali carenze nutrizionali di una persona è possibile prescrivere una dieta metabolomica, ovvero un piano nutrizionale che fornisce all’organismo sostanze nutritive che lo aiutano a funzionare meglio e cofattori (molecole) che mancano”.

Questa piano nutrizionale, seppur personalizzato, esclude degli alimenti a favore di altri?

“E’ un regime alimentare costruito ad personam e sulle condizioni fisiopatologiche dell'individuo. Tuttavia, nella gran parte dei casi esclude, sì, degli alimenti a favore di altri. Ad esempio, se il soggetto ha un alterato metabolismo dei carboidrati, è probabile che dovrà consumare cereali diversi dal frumento”.

Quali sono gli obiettivi della dieta metabolomica?

“Sicuramente conoscere i metaboliti che ci fanno male permette di migliorare il proprio stato di salute, soprattutto se ci sono sintomi conclamati. Inoltre, questo tipo di approccio può essere predittivo di patologie più severe e permette di intervenire con una certa tempistica e precisione. La dieta consente inoltre di perdere peso senza troppi sacrifici, in modo variabile da persona a persona".

Quanto dura?

"A seconda del soggetto, la durata può essere transitoria oppure per sempre”.

Esistono test per rilevare il profilo metabolomico. Dove e come farli?

“Sì, in commercio esistono due tipi di test metabolomici: uno effettuato su sangue e un altro sulle urine. Con questi esami viene misurata la concentrazione di metaboliti (molecole molto piccole) per valutare le condizioni di salute di una persona e determinare il uso profilo metabolico. In particolare possono essere rilevati: 

  • carenza di vitamine e minerali
  • funzione cellulare
  • carico tossico (accumulo di sostanze chimiche e altre tossine nel corpo)
  • stato antiossidante dell'organismo
  • funzionamento del sistema nervoso
  • condizione della flora intestinale
  • funzione mitocondriale
  • metabolismo delle proteine, dei carboidrati e dei grassi
  • predisposizione all'infiammazione
  • presenza di acidosi o alcalosi
  • bilancio degli acidi grassi essenziali (es. omega 3 e omega 6) 
  • insulino-resistenza e altri indicatori vitali”.
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