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Giovedì, 25 Aprile 2024
Alimentazione

Dieta Macrobiotica, come funziona il regime alimentare che fa perdere peso e allunga la vita

“Si tratta di una vera e propria filosofia di vita, Nasce dal pensiero buddista e dagli insegnamenti dei monaci zen, e punta al raggiungimento di uno stato di benessere e salute elevato”. La dott.ssa Diana De Falco spiega come è strutturata e su quali alimenti si basa

Più che un regime alimentare, la dieta macrobiotica è uno vero e proprio stile di vita, tra l’altro amatissimo dalle Star. Madonna e Scarlett Johansson (per citarne alcune) hanno dichiarato che non ne possono più farne a meno da quando l’hanno provata. Sì perché a trarre benefici non è solo il peso, ma anche la pelle, i capelli, l’umore, il tono muscolare e la salute mentale. Si tratta, infatti, di una dieta che punta al raggiungimento di uno stato di benenessere elevato e che allunga la vita, come suggerisce anche il nome: il termine "macrobiotico" deriva dal greco makros + bios e significa "lunga vita". In realtà, la dieta macrobiotica non è altro che l’adozione di uno stile alimentare molto antico diffuso in Oriente diversi millenni fa, ed esportato in Occidente tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.

Il suo ideatore fu un medico giapponese, Nyioti Sakurazawa (noto come George Ohsawa), che prese ispirazione dall'antica medicina orientale di derivazione Taoista. Secondo questa filosofia, i cibi appartengono a due grandi gruppi (Yin e Yang), che sono anche i due principi cosmici: scegliendoli in modo opportuno, sarebbe possibile arrivare a uno stato di armonia del corpo e della mente tale da migliorare la qualità della vita. Questo intervento nutrizionale si basa, infatti, sul principio dell'equilibrio fisico ed emozionale attraverso l'alimentazione: lo scopo è quello di spingere la persona che sceglie questo regime alimentare a mettersi in contatto con la natura che lo circonda. Ma vediamo insieme alla dott.ssa, biologa nutrizionista, Diana De Falco, come è strutturata questa dieta, e su quali cibi si basa.

Dott.ssa De Falco, su quali principi si basa la dieta macrobiotica?

“La dieta macrobiotica è un vero e proprio stile di vita che mette l’alimentazione al centro dell’equilibrio tra mente e corpo, abolendo tutto ciò che è legato al consumismo, ovvero alimenti raffinati ed elaborati, e prediligendo alimenti di produzione naturale. Si basa sul principio di scelta accurata di alimenti, distinguendoli in due categorie ovvero cibi acidi (come latte e derivati, frutta etc.) ed alcalini (come carne, pesce, sale etc.), e ricercandone il migliore abbinamento. Promuove, inoltre, la buona masticazione affinché si abbia il giusto appagamento gustativo, con lo scopo ultimo di raggiungere il corretto equilibrio energetico che gli alimenti possiedono naturalmente e che viene tradotto secondo la filosofia orientale in yin e yang: dove l’energia yin è data dagli alimenti acidi e l’energia yang data dagli alimenti alcalini. Oltre alla scelta dei cibi, la dieta macrobiotica pone grande attenzione anche alla scelta degli utensili da cucina, prediligendo cucchiai im legno o pentole in terracotta ,il tutto per essere in armonia con la natura. Inoltre, i metodi di cottura vanno adeguati ai cicli stagionali (questo perché potrebbero alterare il giusto equilibrio energetico tra cibi yin e yang): maggiore in inverno, intermedia in autunno e minima in estate”.

Quali alimenti prevede?

“Questo stile di vita predilige soprattutto alimenti che secondo la filosofia sono semplici e nutrienti come i legumi, cereali o pseudo cereali non raffinati (riso integrale, avena, grano saraceno,miso etc.) e semi oleosi; prevede il consumo di tutti gli alimenti ottenuti da produzioni naturali rispettandone la stagionalità: ortaggi (ad eccezione melanzane, pomodori, peperoni ritenuti tossici per l’organismo per il contenuto di alcaloidi), alghe, frutta consumata rigorosamente con buccia e lontano dai pasti, prodotti della pesca (non quelli a carne rossa come salmone, pesce spada o trota salmonata), uova e carni bianche come tacchino, coniglio o pollo (anche se per alcuni vanno eliminati)”.

Quali alimenti riduce o elimina?

“Prevede la riduzione nel consumo di sale, latte e derivati, spezie, caffè (sostituito dal tè verde) e carni rosse mentre elimina completamente lo zucchero raffinato e ogni alimento che lo contenga e i grassi di condimento ottenuti con processi industriali”.

Quali sono, quindi, i benefici di questa dieta?

“Uno dei benefici è la scelta di consumo specialmente di alimenti di origine vegetale, come i legumi, garantendo un buon apporto di proteine vegetali e fibra alimentare e in abbinamento al consumo di cereali selezionati garantisce nel complesso anche il corretto fabbisogno energetico per quanto concerne l’apporto dei carboidrati. Inoltre, il corretto introito di fibra alimentare e la corretta masticazione incidono positivamente su un buono stato digestivo. Altro effetto benefico è che, essendo un regime alimentare privo di grassi saturi, aiuta a prevenire patologie cardiovascolari e ischemiche”.

Esistono delle controindicazioni?

“In alcuni casi l’eccessiva selettività in eccesso o difetto nella scelta di alimenti comporta possibili carenze di sali minerali e vitamine: ad esempio il consumo esclusivo di legumi o cereali potrebbe esporre il soggetto ad una carenza di sostanze nutritive come il ferro o di vitamina B12 (che si trova prevalentemente in alimenti di origine animale) che nel tempo potrebbe far insorgere in problemi di anemia”.

E’ una dieta adatta a tutti?

“È una dieta che, se seguita correttamente e soprattutto avvalendosi del monitoraggio periodico di uno specialista della nutrizione, può essere seguita da soggetti che non hanno particolari problematiche di salute fatta eccezione dei soggetti che soffrono di problematiche alla tiroide, soprattutto in casi di ipertiroidismo (poiché è una dieta che prevede un consumo elevato di alimenti naturalmente ricchi in iodio), anziani, donne in gravidanza o allattamento, in giovani in fasi di crescita e negli sportivi in cui la sconsiglio per il fabbisogno specifico in termini di macro e micronutrienti”.

Può farci un esempio di menù settimanale?

“È importante innanzitutto dire che, come ogni adattamento ad un nuovo stile di vita alimentare, gli alimenti vanno inserti gradualmente.

Un esempio di menù potrebbe essere:

  • Colazione: una tazza di tè verde con fiocchi di avena integrali o pane di frumento integrale.
  • Spuntino: frutta di stagione consumata con buccia o frutta secca.
  • Pranzo: un piatto di riso integrale con legumi e alghe o una zuppa di miso e alghe, una porzione di verdure miste ( carote, rape, broccoli etc.) con semi oleosi (come semi di zucca, lino, sesamo o girasole).
  • Cena: verdure ripiene di cereali integrali o un passato di verdure o zuppa di legumi, una porzione di tofu, una porzione di verdure miste con semi oleosi come semi di zucca, lino, sesamo e l’utilizzo di sale marino integrale".

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