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Martedì, 23 Aprile 2024
Alimentazione

Dieta gluten free, fa perdere peso anche ai non celiaci? Risponde il nutrizionista

"Scegliere alimenti senza glutine in assenza di una diagnosi di celiachia non è consigliabile, perchè non solo può fare aumentare il rischio di obesità e patologie cardiovascolari, ma sottrarre anche nutrienti nobili alla dieta”. L'intervista al dott. Marty Fierro

La celiachia rappresenta l’intolleranza alimentare più diffusa e colpisce circa l’1% della popolazione. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Celiachia, in Italia il numero di celiaci si aggira intorno ai 600.000 contro i 198.427 ad oggi diagnosticati. C’è però da fare un distinguo, perché essere intolleranti al glutine (celiaci) e aver sviluppato ipersensibilità al glutine sono situazioni ben diverse. Ma in entrambi i casi è consigliabile seguire una rigorosa alimentazione senza glutine, unico trattamento attualmente disponibile per garantire una salute ottimale al soggetto celiaco o sensibile al glutine. Da qualche tempo la dieta gluten free è diventata una delle mode alimentari più seguite. La tendenza arriva dagli Stati Uniti, dove è stata promossa da diverse celebrità, come Gwyneth Paltrow o Oprah Winfrey, solo per citarne alcune. Secondo molti aiuterebbe a dimagrire e porterebbe benefici anche se non si è affetti da celiachia. Sarà vero? Ne abbiamo parlato con il dott., biologo nutrizionista, Marty Fierro.

Cos’è il glutine e in quali alimenti è contenuto?

“Il glutine è un complesso proteico tipico di alcuni cereali come grano, farro, segale e orzo e funge da proteina di riserva per le piante”.

Cosa significa essere intolleranti al glutine?

“Nei soggetti celiaci, quindi intolleranti al glutine, scatena una reazione infiammatoria che danneggia l’intestino, ma anche se assunto in minime quantità risulta tossico. L'ipersensibilità, invece, è un'altra condizione: il soggetto, in questo caso manifesta i sintomu tipici delle celiachia pur non essendone affetto. Questa condizione è stata di recente introdotta nel vocabolario medico e si chiama Non-celiac gluten sensitivity.”.

Quali sono i segnali di allarme che fanno sospettare un’intolleranza al glutine?

“Tra i principali sintomi ci sono il gonfiore addominale, la nausea e il vomito, la diarrea, la stitichezza, dolori addominali, stanchezza cronica e spossatezza”.

Come si fa a scoprire di essere intolleranti al glutine?

“Ci si sottopone al test per la celiachia, che consiste in un semplice esame per individuare il dosaggio di alcuni anticorpi e altre molecole presenti nel sangue che indicano la sensibilità della persona al glutine: transglutaminasi anti-tissutale (tTGA), anticorpi anti-endomisio (EMA), anticorpi antigliadina (AGA)”.

Su quali principi si basa un’alimentazione gluten free?

“Sostanzialmente sull’eliminazione degli alimenti contenenti glutine, quali farina, l’amido di frumento, il pangrattato, la pasta, il muesli e tutti i prodotti da forno, dal pane ai biscotti fino ai salatini”.

Quali sono, invece, gli alimenti non conteneti glutine?

“Frutta, verdure e legumi: tutti i tipi di frutta e frutta secca ,di verdura e tutti i legumi, come fagioli, piselli, ceci, lenticchie, lupini, fave e soia. Per conoscere l'elenco completo degli alimenti contenti o non contenenti glutine si può consultare il sito dell’AIC”.

La dieta gluten free è una delle mode alimentari del momento. Alla base della sua diffusione c’è la convinzione che il glutine faccia male e faccia ingrassare. E' così?

“Eliminare il glutine dalla propria alimentazione non sempre porta benefici alla linea. Inoltre, scegliere alimenti senza glutine in assenza di una diagnosi di celiachia può fare aumentare il rischio di obesità e patologie cardiovascolari, e più in generale sottrarre nutrienti nobili alla dieta”.

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