Vitamina E, Covid e sesso. Cosa sapere
Il tocoferolo svolge un'azione fondamentale per l'organismo, in particolare delle donne
Tra gli elementi indispensabili per il benessere e la salute di tutto l’organismo c'è sicuramente tocoferolo o vitamina E. Liposolubile - viene cioè accumulata a livello epatico e accumulata assieme ai grassi alimentari come scorta - ha proprietà antiossidanti ed apporta benefici a cuore, cervello e sistema immunitario. Svolge inoltre un ruolo importante nella prevenzione del cancro e contribuisce a proteggere dai danni da inquinamento e fumo di sigaretta.
Essenso termolabile, i livelli della sua concentrazione tendono a ridursi con il calore. Per questo motivo, si trae principalmente da alimenti non lavorati, poco raffinati e non cotti.
I benefici della vitamina E
A favore del nostro organismo a vitamina E:
- svolge una potente azione antiossidante sulle membrane cellulari, aiutando a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, a prevenire l'insorgenza di alcuni tipi di tumore e a ridurre l’incidenza di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer;
- contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e a ridurre lo stato infiammatorio dell’organismo, rivelandosi particolarmente in tempi di emergenza Covid che, come è noto, scatena una potente reazione infiammatoria nell'organismo;
- protegge il sistema cardiovascolare poiché previene l’ossidazione del colesterolo cattivo (LDL), che si deposita quindi con maggiore difficoltà nelle arterie, ed è in grado di ridurre i processi di aggregazione delle piastrine - in questo modo aiuta a ridurre il rischio di sviluppare placche aterosclerotiche, problemi cardiaci e circolatori nonché ictus e infarto;
- migliora e preserva la funzione ovarica, aumentando quindi la fertilità femminile e rivelandosi una grande alleata della salute della donna;
- è un prezioso anticoagulante, poiché favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni.
Inoltre, la sua azione antiossidante è preziosa anche per difendere l’organismo da agenti ambientali nocivi come l’inquinamento, i pesticidi e altre tossine e può aiutare ad aumentare l’elasticità del derma nonché a prevenire rughe e smagliature.
In quali alimenti si trova la vitamina E
Gli alimenti ricchi di vitamina E abbondano di grassi buoni, ovvero di quei lipidi che contribuiscono ad aumentare i livelli di colesterolo buono (HDL) e a diminuire i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. Tra gli alimenti più ricchi di vitamina E troviamo:
- Olio di oliva
- Olio di semi di girasole
- Olio di germe di grano
- Olio di mandorla
- Olio di nocciola
- Olio di mais
- Frutta secca (mandorle, noci, nocciole, anacardi)
- Semi oleosi
- Cereali integrali
- Fegato
- Vegetali a foglia verde (spinaci, broccoli)
- Spezie (paprika, pepe, peperoncino, cumino)
- Olio di fegato di merluzzo
- Merluzzo
- Tuorlo d’uovo
- Olive
- Latticini
Carenza di vitamina E
In media, un adulto dovrebbe consumare da 7 a 15 mg di vitamina E al giorno, quantitativo facilmente raggiungibile attraverso l’adozione di un’alimentazione varia ed equilibrata.
La carenza di vitamina E è rara e generalmente dovuta a situazioni precise, come diete ferree e ipocaloriche a bassissimo contenuto di grassi, malnutrizione, compromissioni digestive, anomalie - sia genetiche che acquisite - nell'assorbimento o nel metabolismo dei grassi. In generale, la carenza di vitamina E può essere alla base dell’insorgenza di sintomi come:
- difetti nella crescita e nello sviluppo (in caso di neonati o bambini)
- disturbi al sistema nervoso;
- problemi neurologici e muscolari come sensazione di intorpidimento agli arti, formicolii, spossatezza;
- disturbi della vista;
- disturbi della concentrazione;
- neuropatia periferica, miopatie, retinopatia e compromissione delle risposte immunitarie.
Al contrario, l'eccesso di vitamina E può comportare cefalea, nausea, stanchezza ed emorragie.
Nel caso si riscontri una carenza di questa importante vitamina si dovranno assumere specifici integratori, sempre e tassativamente sotto prescrizione e controllo medico, soprattutto in presenza di condizioni specifiche così come in gravidanza e durante l’allattamento.