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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Alimentazione

Come conservare le patate per non farle germogliare

Questi tuberi, se conservati adeguatamente, possono durare anche mesi. Il nutrizionista Fabio Mariniello suggerisce alcuni consigli utili per evitare che si anneriscano o che marciscano velocemente

Le patate sono tra gli alimenti più utilizzati, e che non manca mai in una dispensa. Questo perché possono essere conservati anche per diversi mesi, ma pur essendo un tubero molto longevo è importante che la conservazione avvenga correttamente. Le patate non vanno conservate in frigo, ma in un luogo fresco, asciutto e possibilmente al buio. Non chiudetele in sacchetti o altri tipi di confezioni, ma conservatele in sacchi a rete o cassette con aperture in modo che ci sia un buon riciclo d'aria. E, soprattutto, non tenetele mai in frigorifero: finirebbero col cambiare colore ed inoltre, una parte degli amidi si potrebbe trasformare in zuccheri semplici. Tuttavia, anche se si seguono queste semplici regole, può capitare che  sviluppino i germogli, che si anneriscano oppure che marciscano velocemente. Il nutrizionista Fabio Mariniello suggerisce alcuni preziosi consigli per evitare di doverle buttare.

Cosa fare e cosa non fare

"La luce solare - spiega Mariliello - induce la germogliazione del tubero e la formazione di macchie e di solanine, sostanze autoprodotte dall'ortaggio che possono essere tossiche per l’essere umano. Per questo le patate vanno conservate al buio. A tal proposito sconsiglio il consumo di patate che presentano germogli verdi. Il colore verde è provocato dalla clorofilla, innocua, ma è riflesso anche di una dose aumentata di glicoalcaloidi. Sappiate che la cottura non degrada queste molecole se non in piccolissime dosi a temperature davvero elevate, quindi cuocere una patata con i germogli verdi non abbasserà i rischi. Se proprio non potete farne a meno, rimuovete tutte le parti germogliate, la buccia e parte degli strati superficiali. Ma non esagerate con la porzione, perché rischiate un mal di pancia importante, con nausea e vomito. A dosi troppo elevate le cose possono risultare peggiori sebbene i casi di tossicosi letali siano rarissimi. Le patate nostrane sono state selezionate nel tempo e contengono quantitativi estremamente più bassi rispetto alle cultivar originarie, per cui non guardiamo con diffifenza gli ortaggi che producono solanine (le patate, ma anche i pomodori e le melanzane), ma piuttosto facciamo attenzione a conservale adeguatamente. Qualche altro consiglio utile è quello di scegliete di privilegiare al momento dell'acquisto le patate che non presentano lesioni o tagli, di controllarle periodicamente e separare le patate in perfetto stato da quelle che tendono al verde, lievemente germogliate o con particolari segni di deperimento (che vanno eliminate insieme alla carta che le contiene), e di non lavarle mai se non poco prima del loro utilizzo".

Come conservare le patate dopo la cottura

"Una volta cotte - continua il nutrizionista - la soluzione ideale per conservarle è quella di metterle sottovuoto, o comunque di non lasciarle esposte all’aria. Il rischio è che scuriscano. Questa reazione di ossidazione non è un pericolo, ma solo un’alterazione estetica dalla patata, legata al suo contenuto di ferro. Più vecchie sono le patate e più incrementa il cambio di colore una volta esposte all’aria. Erroneamente si crede che sia il frigorifero a favorire questo processo".

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