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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Alimentazione

Il caffè a digiuno (anche senza zucchero) aumenta la glicemia?

"Il modo migliore per assumerlo è amaro e a stomaco pieno. Chi soffre di glicemia alta non dovrebbe consumare più di due tazzine al giorno, possibilmente a stomaco pieno e mai a prima mattina". I consigli del nutrizionista Fabio Mariniello sul consumo di caffè

Molti di noi hanno l’abitudine di bere una tazzina di caffè appena svegli, prima di fare colazione. Tuttavia, studi hanno evidenziato che assumere caffeina a stomaco vuoto aumenta in modo significativo i livelli di glucosio nel sangue rispetto a chi invece è solito mangiare prima di consumare la bevanda. Al contrario, altri studi suggeriscono che la caffeina e le sue proprietà incidono sulla riduzione del rischio di contrarre il diabete. I risultati in letteratura sono contrastanti, ma è evidente che il caffè influenza in un modo o in un altro il metabolismo del glucosio. Insieme al dott. Fabio Mariniello, biologo nutrizionista, proviamo a fare chiarezza sulla correlazione tra consumo di caffè e aumento di zuccheri nel sangue.

Dott. Mariniello, chi soffre di glicemia alta deve fare attenzione al consumo di caffè?

“Il paziente con la glicemia deregolata deve sempre prestare attenzione all’assunzione di bevande stimolanti, sia amare che zuccherate, in particolar modo se a base di caffeina. Quest’ultima ha un effetto modulatorio sull’asse ormonale dello stress, favorendo una maggiore liberazione di glucosio nel sangue. In un ridotto numero di pazienti patologici, il caffè può peggiorare la situazione agendo sui meccanismi di regolazione del metabolismo”.

Come influisce il caffè sulla glicemia?

“La caffeina è in grado di aumentare il rilascio di cortisolo e di catecolammine, ormoni che vengono secreti normalmente ogni giorno secondo ritmi piuttosto precisi (circadiani), e svolgono molteplici funzioni importanti per la sopravvivenza e regolazione metabolica. Se il soggetto è sotto stress o necessita di energia, il caffè favorisce il rilascio di glucosio. In un soggetto sano questo effetto è irrilevante, mentre nel paziente con iperglicemia costante, potrebbe peggiorare la condizione di per sè già anomala".

L’effetto della caffeina cambia se assunta a digiuno oppure dopo un pasto?

“Sì, ovviamente, ma contestualizzando la risposta caso per caso. In linea generale, il caffè amaro, assunto dopo un pasto completo (carboidrati, grassi, proteine e fibre) ha un impatto minore sulla glicemia rispetto a chi lo assume a digiuno, in quanto, al termine della digestione, la glicemia sarà fisiologicamente abbassata dall'insulina".

Gli effetti sulla glicemia cambiano se il caffè è con o senza zucchero?

“Ogni assunzione di zucchero, che siano carboidrati semplici o complessi, provoca un incremento della glicemia (in un lasso di tempo prevedibile e fisiologico, ma alterato nei pazienti malati). Se allo zucchero aggiungiamo lo stimolo della caffeina, ovviamente le cose peggiorano. Il modo migliore per assumere il caffè è amaro e a stomaco pieno”.

Chi ha la glicemia alta può dunque bere caffè oppure deve abolirlo dalla propria dieta?

“Rispondere a questa domanda è difficile. Dipende molto dallo stato di salute del paziente. Se si tratta di un paziente diabetico grave, con terapia non adeguata, totalmente sedentario, suggerirei di abolirlo. Al migliorare delle condizioni, la risposta ovviamente cambia. Pertanto, limiterai l’assunzione massima ad un paio di caffè al giorno, possibilmente a stomaco pieno e non a prima mattina. Dopo il digiuno notturno il nostro corpo è tendenzialmente già “stressato” e l’aggiunta di un fattore peggiorativo andrebbe evitato. Ciò rappresenta un paradosso, considerando che il caffè è la bevanda mattutina per eccellenza”.

Il caffè ha anche molti effetti benefici sull’organismo. Quali sono i principali?

“Innanzitutto, grazie all’acido clorogenico, favorisce il transito intestinale esercitando una funzione lassativa. I tannini del caffè, inoltre, sembrano avere un’azione protettiva sulla mucosa intestinale (se tostato in modo adeguato). Nello sportivo ha un eccellente effetto stimolante, quando ciclizzato per bene (posologia e cadenza precisa): in momenti salienti del percorso atletico può rappresentare un importante supporto. In ultimo, ma non meno importante, il caffè è il contorno perfetto ad un momento di cordiale socialità. Poche cose sono belle come chiacchierare con un amico sorseggiando un buon caffè”.

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