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Alimentazione e chemioterapia: come prevenire a tavola gli effetti collaterali

"Ai pazienti oncologici solitamente si consiglia una dieta antinfiammatoria, quindi priva di glutine (pasta, pane e prodotti da forno), caseina (latte e derivati), carni rosse e solanacee, che favorisce carni bianche, pesce azzurro, cereali, legumi e fonti vegetali". I consigli nutrizionali della dott.ssa Daniela Vitiello

Nausea, problemi intestinali, cattiva digestione, stanchezza. Sono alcuni dei disturbi più frequenti che si manifestano dopo le sedute di chemioterapia e radioterapia e che possono rendere più difficile l’alimentazione del malato oncologico. Si tratta comunque di disturbi temporanei (vanno via dopo alcuni giorni) e la cui intensità varia da soggetto a soggetto. Alcune strategie alimentari suggerite da medici e nutrizionisti, oltre al saper scegliere solo i cibi più corretti, possono aiutare a prevenire e a controllare meglio gli effetti collaterali di queste terapie. La dott.ssa Daniela Vitiello, biologa nutrizionista ed esperta in alimentazione a supporto di patologie oncologiche, suggerisce alcune strategie da adottare a tavola durante le terapie oncologiche.

Dott.ssa Vitiello, durante la chemioterapia quali disturbi possono comparire che rendono difficile la nutrizione?

“I fastidi più comuni che potrebbero insorgere durante il ciclo di chemio o radioterapia sono:

  • inappetenza,
  • alterazione del gusto,
  • infiammazione delle mucose,
  • alvo irregolare,
  • nausea e/o vomito,
  • difficoltà nella deglutizione.

Tali disagi variano di entità a seconda della persona, dal tipo di terapia oncologica, dalla gravità della malattia. A volte sono transitori e scompaiono solitamente dopo alcuni giorni dal trattamento. Tutto ciò rende difficile l’alimentazione del paziente”.

Questi disturbi, benché passeggeri, possono comunque compromettere un corretto apporto nutrizionale con una lenta e progressiva perdita di peso. Alla luce di questo, quale tipo di dieta deve seguire chi fa chemioterapia o radioterapia? E cosa può o non può mangiare?

“Purtroppo a causa della difficoltà di ingestione degli alimenti, i pazienti oncologici sono malnutriti. Solitamente è consigliata una dieta antinfiammatoria, ovvero priva di glutine (pasta, pane e prodotti da forno), caseina (latte e derivati), carni rosse, solanacee (pomodori, melanzane, patate, peperoni, bacche di Goji). Sarebbe meglio consumare carni bianche, pesce azzurro, cereali, legumi e fonti vegetali, laddove sia possibile e laddove la malattia lo permette. Ad esempio nei tumori del tratto intestinale le fonti vegetali sono limitate se non escluse completamente”.

La sarcopenia, ovvero la perdita di massa muscolare, è presente nel 20-70% dei casi secondo il tipo di tumore. Perché è importante lo stato di salute dei muscoli durante le terapie?

“La sarcopenia è segno di malnutrizione del paziente oncologico. Quando il tumore si alimenta di tutte le riserve dell’organismo, non ha altra scelta se non quella di consumare le fonti proteiche del nostro corpo ovvero i muscoli. Anche il cuore è un muscolo, ricordiamolo! In questo modo il tumore avanza “nutrendosi” di noi. Se il paziente ha difficoltà ad ingerire le fonti proteiche è chiaro che ha sempre più un decremento della massa muscolare. Per evitare tutto ciò è necessario una supplementazione di amminoacidi essenziali”.

Come poter prevenire a tavola la carenza di massa muscolare?

“Se è possibile, bisogna consumare carni bianche e pesce come fonti di origine animale oppure legumi, cereali, vegetali, formaggi, per aumentare la massa muscolare”.

Tra i fattori di crescita tumorale c’è l’insulina circolante nell’organismo. Quali alimenti sono responsabili dell’aumento dei livelli di insulina, e quali regole adottare a tavola per mantenere bassi questi livelli?

“In primis i carboidrati, sono quelli più incriminati nella produzione di insulina. Quindi pane, pasta, pizza e prodotti da forno ma anche carboidrati semplici come zucchero, frutta e dolci vari. Sarebbe meglio consumare quelli di farina integrale piuttosto che quelli con farina bianca perché hanno un indice glicemico e carico insulemico più basso”.

Può stilare un elenco di consigli pratici per mangiare bene durante le cure oncologiche?

“In caso di difficoltà di ingestione degli alimenti si può optare per frullati, vellutate, brodi e omogeneizzati. A seconda del tipo di tumore è consigliata una dieta antinfiammatoria, a basso indice e carico glicemico e insulemico. In caso di diarrea evitare le fonti vegetali. In caso di nausee è possibile consumare piccoli pezzi di zenzero. Nel caso di infiammazione di gola e del tratto esofageo evitare cibi troppo caldi per non accentuare l’infiammazione”.

Questi sono consigli generici che vanno contestualizzati a seconda della persona, età e tipo di malattia!

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