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Whirlpool, tavolo al Mise: è licenziamento collettivo

La multinazionale ha reso noto che la procedura inizierà il primo luglio. Da allora ci saranno 70 giorni per trovare un acquirente e scongiurare il peggio

Appuntamento oggi pomeriggio col tavolo Whirlpool in videoconferenza al Mise, presieduto dal viceministro Alessandra Todde e che ha visto partecipare, oltre alle organizzazioni sindacali, l'azienda, la Regione Campania, il Comune di Napoli, Invitalia e il Ministero del Lavoro.
Nell'occasione il discorso è incentrato in particolare sil futuro dello stabilimento di Napoli, dove l'azienda ha smesso la produzione di lavatrici lo scorso 31 ottobre. La Whirlpool conferma che dal 1 luglio avvierà la procedura di licenziamento collettivo.

La multinazionale si è detta comunque "pronta a supportare il processo di reindustrializzazione sostenendo eventuale acquirente. L'avvio della procedura non significa – ha specificato – che i lavoratori saranno licenziati, perchè la procedura scadrà tra circa 70 giorni in attesa di trovare un accordo tra le parti. Quindi fino a metà settembre lavoratori coperti interamente da Whirlpool senza accesso a nessuno ammortizzatore sociale".

La protesta di oggi

Intanto stamane i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Ponticelli avevano bloccato lo svincolo autostradale di via Argine, zona est di Napoli. Partiti in corteo dalla fabbrica, dopo aver attraversato via Argine sono arrivati allo svincolo dell'autostrada, bloccando la circolazione delle auto.

Corteo e blocco stradale dei dipendenti Whirlpool

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