rotate-mobile

Viaggio nel cratere del Vesuvio, tra fumarole e segni di un'eruzione: immagini mozzafiato

Fumarole, piccoli sismi, controllo dell'acqua. Il Vesuvio è un vulcano continuamente monitorato. Non solo dagli studiosi, sono gli stessi cittadini a tenerlo d'occhio in maniera costante. Il Vesuvio erutterà? Quando? Saremmo pronti a un'eventuale eruzione? Domande che non hanno mai una risposta unica. 

Ma salire le pendici del Vulcano e giungere fin dentro al cratere offre spunti e siegazioni che permettono di immaginare cosa potrebbe accadere, partendo da ciò che è accaduto in passato. Con il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, primo ricercatore dell'Osservatorio vesuviano, abbiamo compiuto questo percorso, cercando qualche risposta. "Il Vesuvio è un vulcano giovane - spiega lo studioso - ha appena 25mila anni e questo ci dà una certezza: sicuramente ci saranno altre eruzioni. Quando non possiamo prevederlo. Per questo motivo, sarebbe importante essere preparati al rischio massimo, cioé quello di un'eruzione pliniana". 

Sul Vesuvio si susseguono storie e leggende tutte le settimane. Spesso senza alcun fondamento: "Ho letto che sarebbe comparso un secondo cratere - prosegue Mastrolorenzo - ma è assolutamente falso. Il vulcano è uno e la parte attiva è rappresentata dal gran cono. Così come sono false altre ricostruzioni parascientifiche: per esempio, non esiste nessun tappo che esploderebbe in caso di un'eruzione".  

All'interno del cono grande, le fumarole si fanno sempre più fitte. Ma queste svapate bianche non sono avvisaglia di qualcosa che avverrà, bensì delle eruzioni passate: "E' un fenomeno molto superficiale - racconta il vulcanologo - il sottosuolo è ancora caldo per le precedenti eruzioni". 

Ritornando ai rischi, oggi l'area compresa dai piani comprende 600mila persone: "E' una stima troppo ottimistica - avverte Mastrolorenzo - perché la storia del Vesuvio ci racconta che in caso di eruzione pliniana l'area a rischio comprende anche tutta la città di Napoli e parte della provincia di Caserta, per un totale di circa 3 milioni di persone. Il problema è che a oggi non esiste un piano di evacuazione esecutivo. Ciò significa che se nei prossimi mesi, o anni, dovesse esserci un'eruzione, non avremmo un piano per mettere in salvo gli abitanti".   

(Basi musicali da www.bensound.com)

Video popolari

Viaggio nel cratere del Vesuvio, tra fumarole e segni di un'eruzione: immagini mozzafiato

NapoliToday è in caricamento