Protesta ambientalisti, teschi sulle statue di Napoli: l'autore ne ha spiegato il significato
Apposte dal movimento Extinction Rebellion, sono state rimosse dalle forze dell'ordine. Le parole dell'artista Michele Tombolini
Posizionati nella notte tra lunedì e martedì, in luoghi simbolo della città, dagli attivisti del movimento ambientalista Extinction Rebellion (XR), i teschi di cartapesta sono stati rimossi e sequestrati da carabinieri e vigili del fuoco.
La prima operazione di rimozione è avvenuta in piazza del Plebiscito, dove era stato apposto un teschio vicino alla statua di Carlo V, sulla facciata del Palazzo Reale di Napoli. Altri interventi hanno interessato la statua di Augusto in via Cesario Console, il monumento a Umberto I in via Nazario Sauro, la statua del Dio Nilo in via Nilo, il monumento a Enrico Cosenz alla Riviera di Chiaia.
Nel corso della giornata si era scoperto, ieri, che le maschere fossero opera dell'artista Michele Tombolini, un'idea nata nell'ambito del progetto "The voice OFF the Planet" che si propone di "contribuire a consapevolizzare e coinvolgere maggiormente l'umanità sulle questioni ambientali che sempre di più stanno mettendo a dura prova la vita sul pianeta".
Il teschio – ha spiegato l'autore – assume il valore simbolico della morte del pianeta, ma anche della sua rinascita. Sul cranio sono presenti delle piante che rappresentano "una delle possibili vie di redenzione", ha spiegato l'artista, mentre una croce nera copre la bocca del teschio, simbolo della "censura di cui siamo vittime".