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Striscia a trazione campana, Abete: "Nel 2005 ero solo in tante battaglie. Oggi tanti cittadini la pensano come me"

"E' aumentata l'aggregazione tra persone che remano dalla stessa parte", spiega Luca Abete nell'intervista a NapoliToday

Torna su Canale 5 Striscia la notizia dal 27 settembre, con l'edizione numero 35. A condurla l'inedita coppia Alessandro Siani e Luca Argentero. Le Veline di quest'anno saranno la mora Cosmary Fasanelli e la bionda Anastasia Ronca (22enne di Somma Vesuviana).

Tra gli inviati del programma tv, che quest'anno ha come sottotitolo "la voce dell'intransigenza", come sempre Luca Abete, dal 2005 corrispondente di Striscia dalla Campania.

-Luca, quali sono le novità che attendono Striscia in questa nuova edizione?

"La novità quest'anno per noi è la trazione campana. Il ritorno di Siani, Ronca che viene dalla provincia di Napoli e non dimentichiamo Giampaolo Fabrizio (il mitico Bruno Vespa), tifosissimo del Napoli. Le novità che mi riguardano poi dipenderanno da quello che accadrà, tendenze, segnalazioni. Il mio lavoro in particolare è fatto in strada, incontro, ascolto tante persone per evidenziare problematiche sconosciute o che sembrano non stupire più. Proviamo a far risuonare un campanellino in chi dovrebbe intervenire".

- Ci sono delle anticipazioni su qualche servizio/caso che andrà in onda?

"Siamo al lavoro su filoni particolari. Non posso anticipare troppo, ma posso dire che il modo di essere truffati e raggirare le persone è cambiato. Oggi proviene soprattutto dal web. Dal Covid in poi si è fatto maggiore uso delle tecnologie e anche i criminali ne stanno approfittando".

- Cosa si prova a fare parte di quella che ormai è diventata una famiglia per te?

"Fatico a pensare che io sia diventato uno dei più longevi. Non dimentico mai di essere stato in passato un fan del programma. E' una grande squadra di persone che si vedono poco tra loro, ma ci accomuna la voglia di smascherare ciò che sfugge all'occhio di chi dovrebbe intervenire e denunciare. Siamo poi contenti di ritrovarci su gioie e problematiche che possono accadere. Ci rassicuriamo reciprocamente. Ad esempio con Stefania Petyx condividiamo un territorio simile e ci troviamo a confrontarci. Poi c'è Antonio Ricci, il nostro capofamiglia, che ci dà spesso consigli e degli indirizzi che proviamo a seguire, sperando di non deludere nè lui e nè il popolo di Striscia".

-Cosa ti rende in particolare orgoglioso con Striscia e quali sono le battaglie a cui sei più legato?

"Sono orgoglioso di essere diventato un punto di riferimento per una popolazione che vuole che le cose cambino. L'obiettivo di un inviato è sconfiggere in quel contesto un abuso. Diventare un punto di speranza in chi l'ha persa è bellissimo. Essere un aggregatore di un movimento che si è fortificato è bellissimo e mi dà tanta energia. Nei primi servizi ero solo a combattere con alcune persone, comitati, attivisti e poi c'era il vuoto. Le persone non volevano esprimersi. Oggi, con i social, in tanti criticano le cose che non vanno. Sono diventati in tanti paladini di queste battaglie. E' cambiato molto rispetto al 2005. Ero per esempio il solo nei primi tempi a tentare di far capire quali fossero le angherie dei parcheggiatori abusivi e quanto ne beneficiasse la camorra. E' un esempio. Come i servizi sulle barelle al Cardarelli o la Terra dei Fuochi. Le prendevano come battaglie denigratorie inizialmente, però poi qualcosa è cambiato ed è questa la cosa più bella: vedere aumentare l'aggregazione tra persone che remano dalla stessa parte".

- Andrai avanti anche quest'anno con il tuo progetto Non ci ferma nessuno?

"Si avvia verso il nono anno di campagna sociale. Vogliamo sempre far capire quanto sia importante per i ragazzi credere in se stessi. Sapere che esiste una community e che ci sono tanti ragazzi che hanno affrontato e magari superato problematiche simili è molto bello. Ci sarà qualche novità e posso dire che sarà una stagione importante per la solidarietà. Consegneremo al Banco Alimentare ad ottobre 30mila pasti completi raccolti grazie all'interazione degli studenti con la nostra campagna sociale".

- Sappiamo che hai una sorpresa per Natale, puoi anticiparci qualcosa?

"Per Natale abbiamo preparato una piccola sorpresa. Un gioco con Alessandro Corallo, redattore storico di Striscia con il quale condividiamo interessi e un'amicizia duratura. Abbiamo messo su il libro "Dirsi buon Natale è una cosa seria". Uscirà in autunno. E' già richiestissimo nelle scuole che hanno visto nel testo un'occasione per parlare ai bambini del valori del Natale. E' composto da lettere provenienti da tutto il mondo con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento sui tanti Natali che esistono. E' edito da L'Ancora, casa editrice che ha una collana social libri, che si preoccupa di produrre e stampare libri ad alta leggibilità per consentire anche a chi ha disturbi o difficoltà di apprendimento di poterlo leggere. E' un piccolo regalo che ci siamo fatti e speriamo che piaccia anche alle persone che lo compreranno".

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