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Stazione Duomo, luci psichedeliche a 40 metri di profondità: "Per ora aperta solo il pomeriggio"

Realizzata a trenta metri sotto il livello del mare, è caratterizzata da un complesso gioco di illuminazione che accompagnerà i passeggeri dall'ingresso ai binari. Per vederla funzionante tutto il giorno bisognerà attendere settembre. Altri quattro anni per il completamento dei lavori di superficie

La stazione Duomo rappresenta l'emblema del trasporto pubblico napoletano degli ultimi vent'anni. Stazioni bellissime, invidiate in tutto il mondo, a fronte di un servizio a dir poco scadente. Non fa eccezione l'ultimo impianto della Linea 1 in piazza Nicola Amore, che completa così il tratto Garibaldi Dante. Per le prime settimane resterà aperta solo negli orari pomeridiani a causa della mancata formazione del personale. 

Resta la grandezza dell'opera architettonica, realizzata a 40 metri di profondità, di cui trenta sotto il livello del mare. "E' stato necessario congelare l'acqua - spiega Ennio Cascetta, presidente di Metropolitana di Napoli - e bisogna considerare che ad ogni ritrovamento archeologico abbiamo dovuto modificare il progetto. Per il completamento dei lavori di superficie ci vorranno altri quattro anni bisognerà smontare pezzo per pezzo il tempio dei giochi isolimpici, costruire lo spazio, ripristinare il tempio e, infine, sistemare la cupola. Un progetto di una complessità enorme". 

La complessità dello scavo è dimostrata anche dal fatto che per passare dal livello dei tornelli a quello intermedio, prima di accedere al piano dei binari, non è stato possibile realizzare una scala mobile e le uniche alternative sono l'ascensore e quattro rampe di scale normali. 

Soddisfatto il sindaco de Magistris, felice a metà perché e lui stesso a ricordare che "...per migliorare il trasporto sarà fondamentale l'immissione dei nuovi treni". Sulla partenza a singhiozzo, Nicola Pascale, amministratore di Anm, dichiara che "...la stazione resterà aperta solo nelle ore pomeridiane perché non abbiamo ancora formato tutto il personale. A fine agosto amplieremo il servizio per arrivare pronti alla ripresa di settembre".

Per Pascale non ci sono stati errori nella gestione del trasporto in questi anni: "Credo che ci siano alcuni temi strutturali da portare avanti. Il primo è quello che il gettito dei fondi per il trasporto pubblico sia garantito, il secondo è l'aumento del costo del biglietto, che a Napoli è il più basso d'Europa". Ma se è indubbio il basso costo del titolo di viaggio è altrettanto indubbio che anche la frequenza dei mezzi di Anm, sia su gomma che su ferro è in coda alle graduatorie europee e ben lontana dalle città più rappresentative.  

Cascetta ha poi stilato il cronoprogramma delle stazioni mancanti per la chiusura dell'anello: "La prossima sarà Centro direzionale, tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023. A Capodichino arriveremo nel 2025. Nel corso del 2022 dovremmo completare il collegamento tra la stazione Municipio e il Porto e, sempre a Municipio, il completamento del Parco archeologico per l'inizio del 2023". 

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