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Currarone: "Metto in vendita la statua di Maradona. Avrei voluto donarla a Napoli ma non la vogliono"

"Il mio Diego è giovanissimo e sognatore"

Emilia Currarone, pittrice e scultrice di Soccavo (con quadri esposti in tutto il mondo), ha raccontato poco più di un anno fa a NapoliToday di aver investito nella statua di bronzo alta due metri, dedicata a Diego Armando Maradona, tutte le sue energie e i suoi risparmi. Il suo sogno di donarla alla città per vederla in una piazza sembra svanito, ma l'artista, la cui carriera sta proseguendo in Spagna, ci ha inviato una lettera aperta.

"Sono passati due anni da quando ho visto quel bronzo realizzato... Un lavoro costruito unicamente a mano e tutto di un pezzo per il nostro caro Diego. Ad oggi in vista dello scudetto, risento sulla pelle la stessa forza e la stessa energia che ho sentito quel giorno che, alla scomparso di Diego, mi sentii ispirata e feci un disegno per lui che portai fuori lo stadio. Da lì un vortice inspiegabile mi fece costruire una scultura per lui. Noi napoletani siamo spesso complicati, è vero, ma siamo così, abbiamo qualcosa che ci batte dentro in maniera preponderante e ci ricorda che alla fine siamo uno. Ce lo ricordiamo poche volte presi da tante distrazioni ma il calcio ce lo ricorda ancora. Non nascondo la delusione e l'amarezza in seguito alla realizzazione della scultura, che non ha lasciato spazio a ciò che davvero desideravo. Ma oggi dopo due anni sono qui. Ho dovuto metabolizzarlo e decisi di non pensare più alla scultura di Diego, sapevo che era nata per un motivo "Nati per realizzare Sogni" infatti, è quello che ho scritto sulla base della scultura. Io un sogno ce l'avevo fin da bambina: essere un' artista e a modo mio ce l'ho fatta perché non ho permesso alle situazioni, persone o cose di vincere la mia passione. Perché ho realizzato per Diego questa scultura. Mario, della fonderia Mario Russo, che ringrazio per la collaborazione per la realizzazione della fusione a cera persa, mi disse un giorno tu hai già vinto, perché è impensabile mettere su un lavoro come l'hai fatto tu tutto su un pezzo, e soprattutto, essendo donna ha un valore maggiore! Ci vuole molta forza fisica per costruire un lavoro del genere ... Lo dico perché al di là delle vittorie riconosciute dagli altri realizzare un sogno è vivere fino in fondo e io l'ho fatto. Questa è per me la prima scultura realizzata in grandi dimensioni, alta circa due metri, nasco come pittrice infatti. L'ho realizzata tutta su un pezzo unico e interamente a mano dal nulla, ho utilizzato un palo di legno, argilla e pochi strumenti che avevo nel mio studio da pittrice".

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"Diego ha reso il suo sogno immortale e io, realizzando questa scultura, ho reso immortale il mio"

"Grazie a mia madre Pina, mio padre Patrizio, mio fratello Nicola… Sono di Soccavo e socialmente potrei dire che vengo dal una condizione “non adagiata”, ma la verità è che se oggi posso volare è perché ho radici e spalle forti grazie all’amore e i valori con cui la mia famiglia mi ha sempre sostenuta e che mi hanno resa quella che sono oggi.  Ad oggi il mio desiderio è che in molti la vedano, ma soprattutto che ne conoscano il significato. Sinceramente è sempre molto difficile vendere un lavoro proprio quando ha qualcosa di così profondo come ciò che lega me a Diego e al significato che ha rappresentato per me realizzare la sua scultura, ma ad oggi, per le prima volta dopo due anni, sarei disposta a rendere pubblico il desiderio che divenga di proprietà di qualche persona per la quale sia davvero importante. Venderla non è mai stata una mia priorità e inizialmente non era neanche nelle mie intenzioni, tutt'altro... Avrei voluta donarla a Napoli, ma non è stato possibile. Ad oggi sono aperta a proposte di sincero interesse, ma come all'epoca pensai "la scultura è mia non va da nessuna parte" per la delusione che ebbi rispetto alle mie aspettative, ad oggi direi che posso considerare di venderla o di creare un evento, ma qualunque offerta per me deve valerne la pena. Ho maturato in questo tempo, che se lui mi ha ispirata deve avere avuto un senso, per me ce l'ha sicuramente e se questa scultura troverà un suo posto, che non è dove sono io, allora dovrà essere quello il senso per cui è nata. Nasciamo nudi e ce ne andiamo con le mani aperte lasciando tutto qui, ma la nostra vita non è invano perché l'amore che doniamo resta per sempre e ci rende immortali. Il mio Diego è giovanissimo e sognatore, con le braccia aperte, segno di accoglienza e con il pallone in mano che cede. L'eredità della sua passione a chiunque cammina verso di lui. Diego ha reso il suo sogno immortale e io, realizzando questa scultura, ho reso immortale il mio. Voglio dire che questa scultura e questo messaggio resteranno un segno eterno del mio amore per la mia passione, augurandomi che chiunque la veda viva con questa certezza di vivere a pieno e vivere a pieno i propri sogni. Forse in molti penseranno che Diego ci sta regalando questo sogno dello scudetto e io ne sono certa, come sono sicura che sento battere forte dentro, come lui una passione e ve la regalo. Questa scultura è per voi, come pezzo unico al mondo e per l'eternità. Per chiunque volesse contattarmi ecco la mia mail: emiliacurrarone@gmail.com".

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