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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Mi chiamo Silvio Berlusconi": la storia di un omonimo costretto a cambiare cognome

Silvio Berlusconi è nato a Bergamo nel 1974, da 6 anni vive e lavora a Napoli. Stremato da ilarità e battutine, ha deciso di cambiare cognome. "Non riusciva neanche a prenotare un albergo", spiega l'avvocato

"Bene, signore, c'è disponibilità per quei giorni. Qual è il suo nome?". "Silvio Berlusconi". "Suvvia, non è il momento di scherzare". Più o meno questo era il tenore di ogni prenotazione telefonica che il 44enne Silvio Berlusconi, nato a Brescia ma residente a Napoli, cercava di portare a termine. Non sempre sono andate a buon fine: quel cognome ingombrante, abbinato al nome di battesimo dell'ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, è stato spesso un intralcio. Nulla di grave, per fortuna, ma Silvio ora sente le scorie di una costante difficoltà nelle relazioni personali. Un muro da abbattere ogni volta, lo scetticismo, le stesse scenette, qualche volta la necessità di mostrare i documenti. "Hai anche i soldi del Cavaliere, vorresti farmi credere?", così alcune ragazze gli si sono rivolte, nel tempo, dopo le presentazioni. "E adesso il mio cliente è stanco. Così, abbiamo deciso di cambiare cognome", spiega l'avvocato Alessandro Russo. 

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Il legale di Berlusconi Silvio ha presentato richiesta di cambio coattivo del cognome al Giudice di Pace napoletano. "Al nome Silvio è rimasto legato, è l'abbinata che non funziona più", racconta l'avvocato Russo. Nelle motivazioni presentate al giudice Silvio Berlusconi scrive: "Nel corso degli anni il mio nome e cognome ha sempre suscitato ilarità e scherno per l'omonimia con il Presidente Silvio Berlusconi". Motivazioni che basteranno al Giudice per rendere effettivo il cambio: Silvio passerà da Berlusconi a un cognome forse più banale, ma sicuramente meno problematico. Nel 1974, quando è nato, i genitori di S.B. non avrebbero mai immaginato l'ascesa di quello che, all'epoca, era un imprenditore edile in rampa di lancio. Berlusconi diventò il Cavaliere nel 1977, quando il piccolo Silvio aveva tre anni. Nel 1980 il boom delle tv private segna l'inizio di un difficile rapporto tra Silvio Berlusconi, ora impiegato postale residente a Napoli, e il suo nome. Un rapporto che si interromperà tra qualche giorno, con la decisione del Giudice che porrà fine ad anni di illazioni, ironie, frecciatine e insinuazioni scandite per l'accostamento tra due persone così diverse. "Precisiamo però che non si tratta di una scelta dettata dalle preferenze politiche", sottolinea l'avvocato Russo. Napoli non avrà più il suo Berlusconi. 

 

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