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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Scuola, si riparte dopo la decisione del Tar: a Napoli refezione sospesa, caos in provincia

Situazione complessa dopo il via libera al ritorno in aula già da domani, deciso dalla quinta sezione del Tribunale amministrativo regionale

La scuola riparte, almeno a Napoli, la refezione non ancora. È una situazione complessa quella che segue la sospensione da parte del Tar dell'ordinanza di De Luca.

L'assessora all'Istruzione del Comune di Napoli, Maria Filippone, ha nella serata di oggi reso noto che la refezione scolastica non riprenderà domani 11 gennaio 2022, giorno in cui per effetto della decisione del Tar sull'ordinanza della Regione riapriranno le scuole, ma la settimana prossima, lunedì 17 gennaio.

"A decorrere dal giorno 11 gennaio 2022 - fa sapere Filippone - riprenderanno le attività didattiche nelle scuole comunali, statali e paritarie di infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Al fine di assicurare il regolare espletamento del servizio di refezione scolastica, tenuto conto delle necessità organizzative delle aziende fornitrici, il servizio di refezione riprenderà lunedì 17 gennaio 2022".

La situazione in provincia

Alcuni sindaci della provincia si sono incontrati nel pomeriggio di oggi per fare il punto sulla situazione. Da segnalare quanto deciso dal sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno: “Al momento non riapriamo le scuole - ha fatto sapere - Domani sanificazione di tutti gli istituti scolastici pubblici e privati. In queste ore ho già convocato una riunione con tutti i dirigenti scolastici per valutare l’evolversi della situazione”.

L'ordinanza sospesa dal Tar

La quinta sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania nel pomeriggio di oggi ha accolto il ricorso contro l'ordinanza regionale che rinviava al 29 gennaio la ripresa della didattica in presenza per le scuole dell'infanzia, elementari e medie.

Il presidente Maria Abbruzzese ha accolto i ricorsi del Governo e di alcuni genitori, difesi dagli avvocati Luca Rubinacci e Giacomo Profeta, emettendo due decreti analoghi con i quali accoglie l'istanza cautelare e sospende l'esecutività dell'ordinanza regionale "con l'immediato ripristino delle modalità di prestazione e di fruizione dei servizi educativi scolastici e didattici".

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