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Sciopero Taxi a Napoli: "Stop a multinazionali e caro-spese"

I tassisti incroceranno le braccia il 28 febbraio per chiedere la revisione del regolamento comunale: "Siamo penalizzati rispetto alle aziende internazionali che stanno entrando nel settore del trasporto con stipendi da fame e turni assurdi"

Napoli senza taxi per un giorno. I tassisti partenopei sciopereranno il 28 febbraio. Tre le rivendicazioni principali: argine alla conorrenza delle multinazionali, ritenuta "scorretta"; miglioramento della viabilità cittadina; revisione delle tariffe e del regolamento comunale. 

Per multinazionali si intenedono quei grandi brand che oggi offrono trasporto individuale nelle grandi città: "Sono entrate da tempo nel settore - spiega Rosario Gallucci, segretario di Orsa Taxi - ma a condizioni più vantaggiose delle nostre. Innanzitutto, pagano stipendi miseri. In secondo luogo, propongono turni di lavoro massacranti. In questo modo riescono a proporre tariffe stracciate". 

Il problema della viabilità è atavico per Napoli e gli effetti si sentono sulle tasche dei cittadini: "Viaggiamo alla velocità di un metro al minuto - prosegue Gallucci - e alla fine il cliente deve sborsare cifre blu. Non è possibile". Infine, c'è il tema del regolamento comunale: "Ci sono sanzionitroppo pesanti e le tariffe bloccate da vent'anni. Di contro, il costo della vita è aumentato del 26 per cento. Vuol dire che siamo molto più poveri di prima. Non possiamo andare avanti con il silenzio di questa amministrazione". 

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