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Attualità Posillipo / Discesa Coroglio

Scarichi fognari Gaiola-Nisida, scatta l'interrogazione regionale

Dopo il servizio di NapoliToday sul progetto di realizzare un secondo scolmatore nell'area di Coroglio, il consigliere Severino Nappi ha chiesto spiegazioni al vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola

Il caso del raddoppio degli scarichi fognari tra la Gaiola e Nisida finisce in consiglio regionale. Dopo il servizio-denuncia di NapoliToday che ha mostrato come nel piano di Bonifica di Bagnoli sia prevista la costruzione di un secondo scolmatore nella Zona speciale di conservazione, il primo è a Cala Badessa, ha suscitato la reazione del consigliere della Lega Severino Nappi, il quale ha presentato un'interrogazione scritta al vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola.

"Dobbiamo ringraziare NapoliToday per aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica uno scempio che stava passando in cavalleria - le parole del consigliere - Bagnoli continua a essere una piaga del nostro territorio. Sono stati spesi 500 milioni di euro per una situazione rimasta uguale a com'era negli Anni '80".

Nell'interrogazione si riporta quanto ricostruito dalla nostra redazione. A oggi, nella Zona speciale di conservazione Nisida-Gaiola, un'area protetta dall'Unione europea, insiste uno scolmatore, quello dell'Arena Sant'Antonio, che in caso di forti piogge sversa in acqua 100 metri cubi al secondo di liquami fognari. Il Praru di Bagnoli, prevede la realizzazione di una seconda condotta, con uscita in prossimità della spiaggia di Coroglio, che porterebbe, in caso di piena, la portata a 190 metri cubi al secondo: quasi il doppio. A questo si aggiunge il passaggio da due a tre dei canali sottomarini. Nel suo documento, Nappi ricorda che il progetto coinvolge Ministero della Transazione ecologica, Commissariato alla bonifica, Comune di Napoli e Invitalia, ente attuatore del progetto.

Gli ambientalisti, a partire dal Parco sommerso di Gaiola, hanno lanciato l'allarme sia per i bagnati che per il prezioso ecosistema. Il Commissariato alla bonifica ha assicurato che verranno attuate tutte le misure previste dalla legge affinchè i liquami vengano diluiti il più possibile. "Interrogo l'assessore regionale all'Ambiente - scrive Nappi - per sapere se intende indicare a Invitalia una soluzione differente che impedisca la costruzione di un secondo scolmatore che arrecherebbe un enorme danno al mare di Napoli e un possibile contenzioso con l'Europa".

Parallelamente, un'interrogazione simile è stata presentata anche al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi da parte della consigliera leghista Rosaria Borrelli. Adesso, la palla passe alle istituzioni che dovranno spiegare quale destino immaginano per l'area di mare tra Nisida e Gaiola. 

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