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Sanremo 2020, le pagelle di Zumkeller: i migliori e i peggiori della prima serata

I voti dell'artista poliedrico napoletano, vincitore dello Strafactor 2017. Bugo e Morgan i migliori. Bocciato Achille Lauro

Prima serata del 70° Festival di Sanremo e i primi 12 big in gara. Ecco le pagelle per NapoliToday di Dario Zumkeller artista poliedrico, vincitore dello Strafactor 2017:

1° Bugo e Morgan “Sincero”: Un testo contro l’ipocrisia della società moderna che impone il conformismo borghese e le aspettative che gli altri hanno su di noi. Arrangiamento elettropop stile anni’80 molto radiofonica e orecchiabile. La coppia Bugo-Morgan funziona. Complimenti. 7,5

2° Raphael Gualazzi "Carioca": Il miglior arrangiamento musicale presentato fin ad ora. È un brano di grande qualita e la qualità prevede un enorme lavoro alle spalle. 7

3° Diodato "Fai rumore": Le parole e la musica sono ben sposate. “Fai rumore” è una canzone d’autore e la voce di Diodato la rende un valore aggiunto. Adatta per una competizione come Sanremo. Se la gioca alla pari di Gualazzi. 7

4° Rita Pavone "Niente (Resilienza '74) : Canzone complicata per l’intonazione della melodia. I problemi audio l’hanno penalizzata ma lei ci ha messo la grinta e l’espressione che solo un dinosauro da palcoscenico come lei riesce a dare. C’è sempre da imparare dai vecchi maestri. Può migliorare. 6,5

5° Irene Grandi "Finalmente io": Ormai è un sodalizio consolidato con Vasco Rossi, autore del testo. Un brano cucito addosso per lei ma non è nulla di nuovo. Se ci fosse stata una maggiore spinta hard-rock, se si fosse osato di più…..6

6° Le Vibrazioni "Dov'è": Il brano è composto da terzine in salita di dolore, è una canzone intimista. Classico arrangiamento pop. Canzone nella media. 5,5

7° Anastasio "Rosso di rabbia": Lo preferivo quando parlava dei “missili che cadono sulla Cappella Sistina con un impianto di bassi pazzeschi”. Unica nota positiva: l’assolo di chitarra che nella musica odierna sembra un gatto nero da grattarsi i zebedei. 5

8° Marco Masini "Il confronto": Un cantautore di spessore che stavolta ha deluso. La voce non è quella di una volta. 4,5

9° Alberto Urso "Come il sole ad est": La canzone valorizza il suo talento canoro. Ha una voce lirica ed è un dono. È una canzone classica. Spero che il sole della creatività ad est lo trovi per davvero. 4,5

10° Elodie "Andromeda": Se avessero oscurato lo schermo della tv avrei detto che a cantare c’era Mahmood in persona. Il testo è lui spiccicato con la differenza che Elodie fa la sua bella figura. Se lei fosse veramente Andromeda, non ci penseri due volte ad essere il suo Perseo a salvarla. A parte gli scherzi, la canzone è mediocre, troppo commerciale. 4

11° Riki "Lo sappiamo entrambi": Brano “teen”. Va bene così. 4

12° Achille Lauro "Me ne frego": Circense dei mass media. Dov’è la canzone? 2

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Dario Zumkeller è un poeta cantante. Scrive testi di poesia musicate con arrangiamenti elettro-pop. Dario Zumkeller nasce a Napoli nel 1983 dove vive e lavora. Esordisce con la prima raccolta di poesie “La Calce di Ulkrum” (2016) edito dalla Parola Abitata. Nel 2017 Dario Zumkeller approda a StraFactor, il talent show di Sky condotto da Daniela Collu con tre giurati d’eccezione: Elio, il frontman del gruppo Elio e le Storie Tese, Jake La Furia, fondatore dei Club Dogo e Drusilla Foer, attrice, cantante e sceneggiatrice. Vince la II edizione di Strafactor con due poesie cantate “Vita Talassocratica” e “Ho perso il mio nome” tratte dalla sua raccolta “La Calce di Ulkrum” e si esibisce alla finale di X Factor al Forum di Assago. Nel 2018 Zumkeller partecipa di nuovo alla III edizione di Strafactor arrivando finalista con la poesia cantata “I Cieli Grezzi di Ulkrum”. Nel 2019 è tra i quindici finalisti selezionati per il contest 1M NEXT, i cui vincitori si sono esibiti al Concerto del Primo Maggio a Roma.

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