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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sanremo 2020, le pagelle di Zumkeller: top e flop della terza serata

I voti dell'artista napoletano, vincitore dello Strafactor 2017

Terza serata del 70mo Festival di Sanremo. Ecco le pagelle per NapoliToday di Dario Zumkeller, vincitore dello Strafactor 2017

1° Giordana Angi con Solis String Quartet "La nevicata del '56": Interpretazione magistrale. Ha cantato il cuore più che la voce. Mia Martini e Franco Califano erano accanto a lei. Sublimi i Solis String Quartet 9

1° ex aequo Irene Grandi e Bobo Rondelli "La musica è finita": Franco Califano non poteva che essere ricordato da due grandi artisti. Primo posto meritato. 9

2° Raphael Gualazzi con Simona Molinari "E se domani": Un interpretazione soft jazz da danzare con la persona che ami. San Valentino è vicino. Tra le migliori cover della serata. 8,5

2° ex aequo Paolo Jannacci con Francesco Mandelli "Se me lo dicevi prima": Paolo ha portato sul palco un brano del padre Enzo Jannacci. Un genere putroppo dimenticato quello della canzone recitata ed attoriale che invece va ripreso e insegnato ai giovani. 8

3° Elodie con Aeham Ahmad "Adesso tu": Il brano di Eros Ramazzotti eseguito solo con archi e pianoforte, l’inciso beat, diventa malinconico e dolce. Se Elodie cantasse brani di questo tipo sarebbe valorizzata molto di più. 8

3° ex aequo: Achille Lauro con Annalisa "Gli uomini non cambiano": Achille Lauro ha avuto il merito di valorizzare l’aspetto simbolico di questa cover. Mettersi alle spalle di una donna e dare maggiore spazio ad Annalisa, perché va ricordarto che la Terra è dotata di energia femminile. Il colore verde dell’abito di Achille Lauro simboleggia la speranza che emerge solo dall’energia delle donne, forza motrice che muove il sole e le stelle citando Dante Alighieri. Sull’esecuzione del brano, Achille Lauro dovrebbe necessarimente studiare dizione soprattutto se vuole continuare con la musica. 8

4° Rancore con Durdust e La rappresentante di lista "Luce (Tramonti a est"): L’arpeggio intro al piano di Durdust, il rap pulito di Rancore e la voce calda di Veronica Lucchesi alias La rappresentante di lista (nonostante qualche imperfezone nell’intonazione) hanno dato dei discreti risultati. 7

5° Anastasio con la PFM "Spalle al muro": Funzionano. Il flow di Anastasio, in questo brano, è migliore del suo inedito in gara. Lo stesso vale per Rancore. 7

5° ex aequo Rita Pavone con Amedeo Minghi "1950": Due maestri. 7

6° Le Vibrazioni con Canova "Un'emozione da poco": Rilettura in chiave rock del brano di Anna Oxa. Ben fatto. 6,5

6° ex aequo Pietro Pelù "Cuore Matto": Un ottimo omaggio nei confronti di Little Tony. Puro rock. 6,5

7° Michele Zarrillo con Fausto Leali "Deborah": Interpretazione standard senza eccessi. Zarrillo, che voce. 6

8° Diodato con Nina Zilli "24mila baci": Classico rock’n’roll senza stravolgimenti. 6

9° Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi "Ti regalerò una rosa": Interpretazione pulita. 6

10° Pinguini Tattici Nucleari “Settanta volte”: Bravi nell’eseguire dei medlay di vari autori della canzone italiana. 6

11° Tosca con Silvia Perez Cruz "Piazza grande": Due grandi artisti che eseguono uno dei migliori brani di Lucio Dalla. 6

12° Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta "Si può dare di più": Non è un brano adatto per loro. 5

13° Riki con Ana Mena "L'edera": Una canzone di Nilla Pizzi revisitata per gli adolescenti. 5

14° Francesco Gabbani "L'italiano": Niente di speciale. Il vestito da astronauta e la bandiera italiana se li poteva risparmiare. 4

15° Alberto Urso con Ornella Vanoni “La voce del silenzio”: Se non ci fosse stata la voce lirica di Alberto Urso questa cover sarebbe stata un disastro. 3

16° Bugo e Morgan “Canzone per te”: Voci pessime. Povero Sergio Endrigo. 3

17° Marco Masini con Arisa "Vacanze romane": Un brano dolce ed elegante non può essere stravolto da un arrangiamento spinto e dai toni di voce alti. 3

18° Junior Cally con i Viito "Vado al massimo": Da fischiarli. 2

19° Elettra Lamborghini con Myss Keta "Non succederà più": Che non succeda più veramente…0

Dario Zumkeller è un poeta cantante. Scrive testi di poesia musicate con arrangiamenti elettro-pop. Dario Zumkeller nasce a Napoli nel 1983 dove vive e lavora. Esordisce con la prima raccolta di poesie “La Calce di Ulkrum” (2016) edito dalla Parola Abitata. Nel 2017 Dario Zumkeller approda a StraFactor, il talent show di Sky condotto da Daniela Collu con tre giurati d’eccezione: Elio, il frontman del gruppo Elio e le Storie Tese, Jake La Furia, fondatore dei Club Dogo e Drusilla Foer, attrice, cantante e sceneggiatrice. Vince la II edizione di Strafactor con due poesie cantate “Vita Talassocratica” e “Ho perso il mio nome” tratte dalla sua raccolta “La Calce di Ulkrum” e si esibisce alla finale di X Factor al Forum di Assago. Nel 2018 Zumkeller partecipa di nuovo alla III edizione di Strafactor arrivando finalista con la poesia cantata “I Cieli Grezzi di Ulkrum”. Nel 2019 è tra i quindici finalisti selezionati per il contest 1M NEXT, i cui vincitori si sono esibiti al Concerto del Primo Maggio a Roma.

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