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San Gregorio, Natale ok: "Ma siamo lontani dai livelli del 2019"

Bilancio positivo per le botteghe dei presepi. Il presidente Capuano: "Un buon inizio, ma manca ancora qualcosa per raggiungere le vendite pre-pandemia. Senso unico pedonale da modificare"

Bilancio positivo per le botteghe di San Gregorio Armeno. A metà delle feste natalizie gli artigiani dei presepi sorridono, anche se il livello degli affari non ha ancora raggiunto quello dell'epoca pre-pandemica. "Siamo tutti contenti - afferma Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San Gregorio - stanno lavorando tutti e la città è piena di visitatori: è bellissimo dopo il deserto degli ultimi due anni". 

Per tornare agli antichi fasti ci sono ancora dei passi da fare: "Quello di quest'anno è un ottimo inizio, ma le persone non se la sono sentita di fare grandi spese. C'è stato il Covid, poi la guerra, poi i rincari. C'è un po' di paura. Sono convinto che il prossimo anno recupereremo il terreno perduto". Il senso unico pedonale era una delle novità del Natale 2022. Il dispositivo non è stato bocciato dagli artigiani, ma neanche promosso a pieni voti: "Sicuramente è servito per rendere più percorribile questa strada - afferma Capuano - però io avevo proposto che il senso di marcia fosse alternato di settimana in settimana, per garantire uguale visibilità a tutti. Su questo punto abbiamo trovato la chiusura delle istituzioni". 

Una delle preoccupazioni degli ultimi tempi è la trasformazione del centro storico di Napoli, con la chiusura di botteghe storiche e l'insediamento di bar e chioschi di fast food: "Ho proposto un vincolo per San Gregorio Armeno. Se chiude un artigiano, al suo posto subentra un altro artigiano. Solo così possiamo salvare questa strada e impedire che dopo 5 generazioni la sua storia continui". 

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