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Scoperto nuovo meccanismo di rottura dello strato d'acqua delle bolle d'aria: lo studio della Federico II

Il lavoro che illustra la scoperta è stato appena pubblicato nei Proceedings della National Academy of Sciences americana

Durante la pandemia il lavoro congiunto dei gruppi di ingegneria chimica del Professore Pier Luca Maffettone dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e del Professore Gerald Fuller della Stanford University ha portato alla scoperta di un nuovo meccanismo di rottura del sottile strato di acqua che racchiude bolle d'aria.

Il lavoro che illustra la scoperta è stato appena pubblicato nei Proceedings della National Academy of Sciences americana.

Il meccanismo di rottura è stato denominato "fioritura" perché la bolla si apre formando petali come lo sbocciare di un fiore, e può avere applicazioni nella stabilizzazione di biofarmaci, nella prevenzione della morte cellulare in bioreattori, e persino nella comprensione della dispersione dei nutrienti in natura.

Gli esperimenti sono stati condotti nei laboratori di Piazzale Tecchio da Daniele Tammaro, Luigi Davide Gala ed Ernesto Di Maio utilizzando tecniche di imaging ad alta velocità.

La visualizzazione della rottura delle bolle ha permesso di svelare questo nuovo meccanismo osservato quando all'acqua sono aggiunte proteine che, distribuendosi sulla superficie, conferiscono al sottile strato di liquido una natura viscoelastica.

Il fenomeno è stato interpretato con un modello teorico che ha permesso la comprensione del meccanismo di rottura e l'effetto dei parametri chimico-fisici che lo controllano.

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