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Annullato concerto di Rosario Miraggio per i saluti ad un detenuto: è polemica

Il cantante ha espresso la propria amarezza per la decisione

Annullato il concerto di Rosario Miraggio, previsto per domani, a Sperlonga. Ad annunciarlo è lo stesso cantante partenopeo che, sui social, ne spiega anche il motivo. Circa 12 anni fa, proprio durante un concerto a Sperlonga, Miraggio avrebbe salutato dal palco un detenuto. Il "precedente", quindi, ha scatenato le polemiche nella politica locale e spinto il parroco - promotore dell'evento - ad annullare tutto. Di seguito le parole di Rosario Miraggio.

"Ciao a tutti, mio malgrado mi trovo ad annullare il concerto previsto per il 2 settembre 2022 nella splendida cittadina di Sperlonga. Potrei scrivere che sia stato annullato per motivi tecnici ed organizzativi, ma io non so e soprattutto non voglio raccontare bugie al mio pubblico. Il mio concerto è stato annullato a causa delle polemiche suscitate dalla pubblicazione di alcuni articoli di giornale del litorale Pontino e di alcune dichiarazioni di qualche ex politico locale male informato e rancoroso, secondo cui avrei a loro dire salutato dal palco una persona detenuta, durante un concerto di circa 13 anni fa .

Ricostruzioni strumentali, rispetto alle quali mi preme sottolineare che non potevo sapere allora, come non posso saperlo oggi, essendo invaso da richieste di videomessaggi e fotografie, alle quali non mi sottraggo minimamente, a chi mi rivolgo. E soprattutto non posso e non sono tenuto a conoscerne le vicende giudiziarie. Mentre sono arrabbiato per essere stata la mia persona strumentalizzata solo per beghe politiche, ciò che mi ha profondamente addolorato è stato l’atteggiamento del Parrocco della Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo di Sperlonga, in qualità di promotore del concerto, che ha ritenuto opportuno annullare lo spettacolo. Lo stesso Parrocco, che avrebbe dovuto informarsi e capire.

Alla stessa parrocchia, nonostante l’annullamento dell’evento, devolverò l’intero cachet del concerto. Avrei potuto tacere, ma se attraverso la mia musica e la mia persona, sono riuscito a dare una speranza alle donne vittime di violenza, a rivendicare il riconoscimento di diritti mancati, ho ritenuto opportuno e doveroso mettere tutti a conoscenza dell’ingiustizia che ho subito, e da buon cittadino e da buon cristiano. Mi spiace per la comunità, per il mio pubblico. I miei legali procederanno per tutelare la mia immagine, quella della mia famiglia. Vi abbraccio".

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