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Martedì, 23 Aprile 2024
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Robert Léon, il mecenate francese che amava Napoli: le sue ceneri alla Sanità

Verranno collocate nella Basilica di Santa Maria della Sanità. Dopo la cerimonia celebrata da padre Antonio Loffredo, previsti interventi della figlia Françoise e del maestro Salvatore Scuotto, oltre che un'esibizione al clavicembalo di Charles Lèon

Domani le ceneri di Robert Léon saranno collocate nella Basilica di Santa Maria della Sanità, in una cerimonia celebrata da padre Antonio Loffredo. Previsti interventi della figlia Françoise e del maestro Salvatore Scuotto, e un'esibizione al clavicembalo di Charles Lèon.
Il mecenate francese amava profondamente Napoli. Morto nel 2021 a 81 anni, aveva scelto di restare in città anche oltre la morte. Le sue ceneri riposeranno insieme con quelle di Ermanno Rea, di Gianni Pisani e dei genitori dei fratelli Scuotto.

Farmacista, committente di numerose opere di artigiani e artisti partenopei, si era innamorato del capoluogo partenopeo verso la fine degli anni Novanta.

Gli Scuotto, artigiani-artisti del centro antico, devono anche a lui il loro successo. Entrò in bottega con la sua compagna. C'erano poche cose esposte e tutte vendute, ma chiese comunque loro di realizzargli un'opera e di spedirgliela in Francia. È così che la 'Scarabattola' dei fratelli Scuotto ha trovato la sua strada.

Robert Lèon amava Napoli forse anche più degli stessi napoletani. Donò il busto bronzeo di Totò al Rione Sanità, ad esempio.

"Un francese di cultura, cuore e genialità che non si può definire napoletano di adozione soltanto perché è lui che ha adottato la napoletanità: il nostro busto in bronzo di Totò è solo una delle più evidenti, tra le tante generose prove d'affetto verso la città e il Rione Sanità. Un napoletano per indole, per vocazione e atteggiamento", spiegano i fratelli Scuotto.

   

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