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Attualità Vomero / Piazza Vanvitelli

La toga si “suicida” dal balcone dello studio: la protesta contro la riforma della giustizia

Un avvocato di Napoli ha protestato così contro il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado

La toga esposta sul davanzale della finestra del suo studio, in piazza Vanvitelli a Napoli, a simboleggiare "il suicidio dell'avvocatura". Questa la singolare forma di protesta scelta dall'avvocato penalista Sergio Pisani contro la riforma della prescrizione e qualunque ipotesi di introduzione di responsabilità in solido degli avvocati in caso di ricorso dichiarato inammissibile o rigettato in Cassazione. "È un'iniziativa simbolica ma a volte gli atti simbolici sono importanti", spiega all'Adnkronos l'avvocato Sergio Pisani, che ora sta ricevendo molte telefonate dai colleghi. "Hanno visto la foto della toga che ho pubblicato su Facebook e stanno facendo altrettanto, non solo a Napoli", racconta.

Alla base della protesta c'è la riforma della prescrizione, sospesa dopo il primo grado di giudizio: "Una riforma assurda - dichiara il penalista - e che viola la carta costituzionale. Ma a questo aggiungo anche dichiarazioni attribuite a Piercamillo Davigo, che spero non provengano da lui, che sono incredibili sulla possibilità di sanzionare un avvocato in caso di sconfitta in Cassazione. La difesa non è un concorso a premi, è una cosa seria perché riguarda la libertà delle persone. E' come se un giudice viene multato se, dopo aver arrestato una persona, quest'ultima venga scarcerata dal Riesame: il giudice si sentirebbe limitato nell'esercizio delle sue funzioni. Non capisco proprio come si possa pensare una cosa del genere. Penso a tanti giovani avvocati morti per difendere i propri clienti, quando parliamo di difesa parliamo di una cosa seria, non di un gioco o di un concorso a premi", conclude.

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