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Sabato, 25 Marzo 2023
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Rifiuti Covid gettati in strada, Napoli maglia nera: i quartieri più sporchi

Il rapporto di Legambiente

Un aspetto non ancora esplorato dell'emergenza Covid è quello dei rifiuti generati. Legambiente ha stilato un rapporto che li lega, in Campania, alla crisi pandemica. L'inizio fa comprendere immediatamente i risultati: "Basta un minuto di camminata per le strade delle nostre città per fotografare l’altra faccia dell’emergenza sanitaria. Infatti nelle città capoluogo campano ogni minuto incontriamo sulle nostre strade, in media, ben 3,4 rifiuti legati alla crisi pandemica tra salviette, mascherine, guanti".

L’entità del fenomeno è stata fotografata da Legambiente Campania attraverso una azione di Citizen Science. Tra maggio, giugno e settembre 2021, sono stati investigati 15 km di percorso cittadino: 1 nel comune di Avellino, 1 per Benevento e 1 per Caserta, 10 nella città Napoli e 2 per Salerno.

La media riscontrata fa riflettere: "Nello specifico, ogni minuto in cui camminiamo nelle nostre città ci imbattiamo in 1,1 mascherine e ben in 2,2 salviette. Occorrono poco meno di 8 minuti per imbattersi in un guanto abbandonato e poco meno di 11 minuti per incontrare altri rifiuti legati alla crisi pandemica (come materiali da imballaggio di mascherine e gel ecc). Complessivamente sono stati individuati ben 680 rifiuti legati alla crisi pandemica, in media 45 rifiuti per ogni chilometro di percorso cittadino".

I rifiuti maggiormente presenti sono state le salviette per l’igiene delle mani (419 pari al 61,6% del totale) con un valore medio di 27,9 salviette per ogni chilometro di percorso, seguite dalle mascherine (218 pari al 32,1% del totale) con un valore medio di 14,5 mascherine per ogni chilometro e dai guanti (25 pari al 3,7% del totale) con valore medio di 1,7 ogni chilometro. Poi altri rifiuti come gli imballaggi delle mascherine o del gel igienizzante, che complessivamente rappresentano il 2,6% del totale.

Le mascherine abbandonate sono soprattutto del tipo chirurgico, che caratterizza 88,5% del totale delle mascherine individuate, seguite da quelle del tipo FFP2/FFP3 pari al 10,6% e infine quelle di stoffa pari all’0,9% del totale.

La situazione a Napoli

Napoli è la città, tra quelle campane, cui spetta la maglia nera. In particolare, il quartiere più sporco è San Giovanni a Teduccio (Municipalità 6), con una media di 9,6 rifiuti Covid per ogni minuto di strada percorsa. È seguito dalla Municipalità 7 nel quartiere di Miano, con una media di 8,2 rifiuti Covid ogni minuto di strada percorsa. C'è poi la Municipalità 4 col quartiere di Gianturco, 8 rifiuti Covid al minuto.

Le tre situazioni migliori si sono riscontrate al Vomero, a Chiaia e nel Centro storico: nella Municipalità 5, quartiere Vomero con 14 rifiuti (1 ogni minuto), Municipalità 1 nel quartiere Chiaia con 13 rifiuti (1 ogni minuto) e con la Municipalità 2 nel centro storico con 4 rifiuti (0,3 ogni minuto).

Negli altri capoluoghi di provincia troviamo Avellino con 49 (3,7 ogni minuto), Salerno con 11 rifiuti (0,8 ogni minuto), Benevento con 8 rifiuti (0,6 ogni minuto),

Un'iniziativa per ripulire le strade

"Le nostre abitudini – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – possono avere un impatto enorme e questo virus lo sta dimostrando. I dispositivi di protezione tra mascherine (chirurgiche, FFP2/3 e di comunità) e guanti, fondamentali per la nostra e per la protezione degli altri, rappresentano anche un problema ambientale e sanitario più serio di quello che pensiamo quando il loro smaltimento non è corretto. Mascherine, guanti e salviette sono realizzati con molteplici fibre di plastica, che possono permanere nell’ambiente per decenni". Devono perciò essere assolutamente conferiti nella frazione indifferenziata, e gli amministratori devono investire in campagna di sensibilizzazione. "Come Legambiente – spiega Imparato – faremo la nostra parte con ‘Puliamo il mondo’, la più grande campagna di volontariato ambientale che si svolgerà il 24, 25 e 26 settembre con l’obiettivo di ripulire le strade, i parchi, i giardini, le piazze, i fiumi e le spiagge delle città. Lanciamo un appello ai comuni e ai cittadini di aderire e partecipare per tutelare il territorio".

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