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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Covid, prof. Ricciardi: "Se continua questo bilancio, avremo 30mila morti l'anno"

Il medico napoletano sull'attuale situazione in Italia: "Il picco di questa ondata pandemica ci sarà nella seconda metà di luglio. Poi un'altra ondata partirà ad ottobre"

"I dati attuali sul Covid in Italia vanno interpretati, anche perchè sono notevolissimamente sottostimati. Sono almeno il doppio, se non addirittura il triplo. Quindi gli oltre 100mila nuovi casi di oggi sono almeno 200mila, se non 300mila. Questo è l'aspetto negativo. L'aspetto positivo è che con questi numeri non abbiamo tanti morti e non abbiamo una pressione enorme che però, se i numeri continuano a salire, come purtroppo continueranno a salire a luglio, comincerà a manifestarsi. Questa ondata pandemica continuerà e presumibilmente il picco ci sarà nella seconda metà di luglio. Ci sarà un 'plateau' ad agosto, poi quando riaprono le scuole a settembre, con soltanto il 40% dei bambini che è vaccinato, quando torneranno tutti a lavoro dopo le vacanze, quando ci si rincontrerà negli ambienti chiusi, naturalmente partirà un'altra ondata pandemica che stavolta, se i fragili non si proteggono adesso, soprattutto gli anziani, li colpirà". Così il Walter Ricciardi, professore ordinario di igiene presso l'università Cattolica di Roma, ha parlato dell'attuale situazione Covid in Italia nel corso del programma di La7 "In onda".

"All'aperto c'è sicuramente un'attenuazione, ma in grandi eventi come concerti o partite di calcio, indossare la mascherina limita il rischio di contagio. Tutti i governi occidentali, non solo quello italiano, hanno cessato di combattere il virus. Questa è la realtà. Le conseguenze - ha proseguito il noto medico napoletano - in questo momento sono questa ondata pandemica. Si va molto meno in ospedale, ma quando i numeri sono così grandi, comincia la pressione anche sugli ospedali. In Sicilia, ad esempio, oggi c'è la metà dei posti letto di medicina occupata da malati Covid. Il che non significa soltanto malati Covid, ma significa che si blocca tutta la macchina assistenziale. Ci sono anche pazienti che ad esempio si rompono il femore e non possono essere operati prontamente, perchè bisogna fare tutta una serie di trafile, per non parlare poi della stanchezza dei medici che sono estenuati, perchè i pazienti continuano a venire, loro ricominciano a reinfettarsi. Noi medici ci siamo vaccinati ad ottobre/novembre e ormai la protezione, soprattutto nei confronti di questo virus, viene meno. Quando si fanno queste scelte bisogna assumersi le responsabilità e sapere che hanno delle conseguenze e queste conseguenze sono soprattutto sui fragili. Ricordiamo che se continua questo bilancio, ma io credo che ad ottobre peggiorerà, noi chiuderemo con 30mila morti l'anno. Se calcoliamo che dall'inizio dell'anno mediamente sono morte 100 persone al giorno e arriviamo adesso a circa 20mila, poi con ottobre, quando riprenderà il circolo, infezione a scuola, il bambino torna a casa, infetta i genitori che poi infettano i nonni, se questi nonni per qualche motivo o sono fragili per età o per patologie, hanno conseguenze gravi". 

"Questa variante è il microbo più contagioso della storia della microbiologia umana. Ha superato ampiamente il morbillo. E' chiaro che se tu da una parte togli le misure, come ad esempio le mascherine negli interni, la campagna vaccinale si blocca, tutto ricomincia, stiamo vedendo concerti di massa e manifestazioni di tutti i tipi, è chiaro che è un automatismo. A marzo è cessato lo stato di emergenza che consentiva al governo centrale di prendere decisioni rapide su tutto il territorio nazionale. E' ritornato tutto alla normalità e noi sappiamo che la normalità significa frammentazione decisionale. Dovrebbe tornare un coordinamento nazionale, che però con questa legge non ci può essere. Bisognerebbe prenderne atto razionalmente che ci vuole questo coordinamento nazionale", ha concluso Ricciardi. 

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