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Mercoledì, 29 Marzo 2023
Attualità

Tutte le attività che riaprono dal 18 maggio in Campania: le linee guida

Tutte le regole da seguire da lunedì settore per settore

Da lunedì 18 maggio riapriranno migliaia di attività in Campania. Il Governo ha reso note le tanto attese linee guida, che lasciano poco tempo alle varie imprese per organizzarsi in tempo. A ciò va aggiunto che in Campania il Governatore De Luca ha intenzione di rimandare la partenza delle attività di ristorazione (con servizio diretto ai tavoli ai clienti) consentendo fino a giovedì solamente delivery e asporto, al fine di prevedere misure meno restrittive rispetto a quelle del Governo. L'idea di De Luca è di prevedere ad esempio un distanziamento minore tra tavoli dei ristoranti o delle pizzerie (un metro) e misure meno stringenti anche negli stabilimenti balneari visto che ci sono spiagge campane in cui seguire le regole del Governo appare impossibile per l'esiguo spazio a disposizione.

LINEE GUIDA RISTORANTI, BAR, PIZZERIE

LINEE GUIDA SPIAGGE E STABILIMENTI BALNEARI

ALBERGHI E AGRITURISMO: LINEE GUIDA

MERCATI E FIERE: LE LINEE GUIDA

LINEE GUIDA PER I NEGOZI

UFFICI PUBBLICI E PRIVATI: LE LINEE GUIDA

PARRUCCHIERI, BARBIERI ESTETISTI: LE LINEE GUIDA


LE PRIME REAZIONI

Il centro storico di Napoli potrebbe non essere più lo stesso. La crisi economica che ha seguito quella sanitaria legata al Coronavirus ha imposto la chiusura di serrande che, forse, non verranno mai più riaperte. C'è più paura che entusiasmo tra i commercianti della città, che contano i metri quadrati dei propri negozi per capire come fare a seguire le tante disposizioni inserite nei decreti di Governo e Regione. 

Sono i bar e i ristoranti gli esercizi più in difficoltà. In centro, i locali sono piccoli, raccolti, i clienti mangiano uno accanto all'altro. Un adagio che non si sposa con l'emergenza Covid. Il distanziamento a 1 metro imporrà ai gestori la drastica riduzione dei coperti. "Io passerò da 55 coperti a meno di 15 - racconta Giovanni Improta, titolare della storica pizzeria Dal 22 della Pignasecca - con questi numeri non c'è alcuna possibilità di pareggiare i costi di gestione". 

Un pensiero condiviso anche da un altro pizzaiolo storico della zona, Attilio Bachetti della Pizzeria Da Attilio: "Non ho ancora deciso se riaprire. Già con l'asporto ci sto perdendo, se apro il locale con le distanze di sicurezza potrei allestire solo una 12-13 posti: perderei ancora più soldi e non potrò pagare i miei dipendenti". 

"Mi sono subito organizzato - spiega Mariano Balato, coiffeur con negozio nel cuore del Vomero, a ridosso di via Scarlatti - personalmente, già prima del Coronavirus tenevo tantissimo alla pulizia e all'igiene. Non è stato difficile: gel per le mani all'ingresso, dotazione e scorte di mascherine, appuntamenti ben cadenzati e, ovviamente, sanificazione dei locali che ho affidato ad una ditta specializzata. Sono pronto, anzi prontissimo e non vedo l'ora di ripartire. Queste settimane di inattività sono state pesanti da ogni punto di vista".

A Napoli desiderio di sole, mare e normalità (foto A. De Cristofaro)

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