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Carceri, la relazione semestrale del garante dei detenuti: emergenza sovraffollamento e tossicodipendenza

I dati sono stati illustrati da Samuele Ciambriello al Consiglio regionale campano

È stata presentata oggi in Consiglio regionale la relazione semestrale del garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, alla presenza del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero e del portavoce dei garanti nazionali Stefano Anastasia.

“Il tema emergenziale che emerge dalla relazione semestrale - ha spiegato Ciambriello - è quello della tossicodipendenza; su 6853 detenuti, 1356 sono tossicodipendenti, il 60% dei nostri detenuti utilizza psicofarmaci".

Diritto alla salute e sovraffollamento

Il garante ha poi proseguito sottolineando gli ulteriori due disagi principali: "Il diritto alla salute dei detenuti resta un grave problema, così come quello del sovraffollamento. Basta pensare che il numero totale dei detenuti presenti nelle carceri della Calabria, 2104, coincide con quello dei soli detenuti nel carcere di Poggioreale”.

 “Per quanto riguarda la sanità per i detenuti, essa resta un’altra grande emergenza del sistema carcerario, basta riflettere su un solo dato: per 6853 detenuti ci sono solo 55 posti letto negli ospedali della Campania – ha aggiunto Ciambriello – Occorre intervenire per risolvere questo grave problema, ad esempio spostando, laddove possibile, le prestazioni sanitarie in carcere. In generale, puntare sulle misure alternative al carcere e sulla depenalizzazione, su un modello che limita il carcere solo ai casi più gravi e che lo finalizza alla inclusione sociale”.

“Il Pnrr prevede notevoli fondi assegnati alle carceri, una circostanza positiva che, però, in assenza di una programmazione, rischia di essere vanificata, inoltre i 14 milioni del Provveditorato delle opere pubbliche inspiegabilmente non sono stati impiegati, come previsto, per il carcere di Poggioreale – ha aggiunto ancora il garante - Serve puntare sulle misure alternative alla detenzione e su un a maggiora presenza di personale di supporto, volontari ed operatori, che possano contribuire allo svolgimento di quelle attività che sono fondamentali per il reinserimento sociale dei detenuti”.

L'importanza del garante e l'impegno delle istituzioni

“In un semestre l’ufficio del Garante ha potuto incontrare 628 detenuti – ha detto poi Anastasia - ciò evidenzia l’importanza di questo ruolo, che consente di collegare le carceri con le istituzioni e con la società e di far emergere le principali problematiche del mondo carcerario e di risolverle, in questo senso è importante una visione politica che non punti esclusivamente sulla penalizzazione e che abbia una forte sensibilità sul tema del fine rieducativo della pena e sull’obiettivo del reinserimento sociale del detenuto”.

Infine, l'intervento del presidente del consiglio regionale. “Il dato emerso dalla relazione semestrale del Garante dei Detenuti, ovvero il numero dei detenuti tossicodipendenti nelle nostre carceri, 1356 ovvero uno su tre, è esplosivo e sottolinea una grave emergenza della nostra realtà carceraria che si unisce a quelli del sovraffollamento e delle prestazioni sanitarie – ha sottolineato Oliviero – Come Istituzioni e come politica dobbiamo intervenire per la risoluzione di queste emergenze per rendere il carcere un luogo dove vengono garantiti i diritti fondamentali della persona e per finalizzarlo al recupero dei detenuti e al loro reinserimento sociale”.

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