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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il commento

Referendum giustizia, la Camera penale di Napoli: “Passo avanti ma serve separazione carriere”

Marco Campora ha commentato anche la bocciatura di quello sull'eutanasia

"Abbiamo sostenuto questi quesiti referendari dall'esterno ma non sono quello che chiediamo da tempo. Si tratta di un passo avanti significativo e importante, ma non sono i referendum che avremmo chiesto noi". Così all'Adnkronos Marco Campora, presidente della Camera penale di Napoli, commentando il sì della Corte Costituzionale ai cinque referendum sulla giustizia. Campora si concentra in particolare sul referendum sulla separazione delle funzioni tra pm e giudice; per questo, così come per gli altri quesiti sottoposti all'attenzione della Consulta, la Camera penale di Napoli si è adoperata per la raccolta delle firme necessarie. 

Ma, sottolinea Campora, "pur considerandolo un passo in avanti non è quello che noi come Camere penali chiediamo da sempre. Il referendum riguarda infatti la separazione delle funzioni dei magistrati e non delle carriere, che sarebbe invece l'unico risultato che potrebbe davvero garantire un giudice terzo autonomo dal pm e un pm autonomo dalla politica. Nel 2019 l'Unione delle Camere penali, con l'ausilio delle sezioni territoriali compresa Napoli, ha fatto una raccolta di firme per una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per introdurre la separazione delle carriere dei magistrati. Per noi è questo l'unico obiettivo realmente da raggiungere, anche se accogliamo favorevolmente questo referendum, che rappresenta un piccolo passo in avanti verso la direzione delle proposte e delle idee della Camera penale di Napoli e più in generale dell'Unione delle Camere penali".

Campora si dice "favorevole" anche al quesito che maggiormente vede coinvolti gli avvocati, quello sulla valutazione della professionalità di pm e giudici. "Con le modalità attuali - spiega - le valutazioni sono pressoché al 99% positive e analoghe. In questo modo non c'è mai la possibilità di favorire coloro che svolgono con maggiore professionalità e maggiore competenza le proprie funzioni, anche in prospettiva di incarichi negli uffici giudiziari. Credo che una valutazione sul singolo magistrato attraverso anche l'esito delle inchieste, delle richieste di misure cautelari e delle sentenze di primo grado debba essere una valutazione importante". 

Sul mancato via libera al referendum sull'eutanasia, il presidente della Camera penale di Napoli Marco Campora parla di "occasione persa" e ricorda che "la Corte Costituzionale già nel 2019 aveva sollecitato il legislatore a intervenire in una materia così delicata e sentita dall'opinione pubblica. Il tema è particolarmente sentito dalla nostra Camera penale e anche in ragione di questo abbiamo inteso sponsorizzare la campagna referendaria, a settembre abbiamo anche organizzato un importante evento sul tema dell'eutanasia al quale è intervenuto Marco Cappato. Per quanto ci riguarda - conclude - è un'occasione persa".

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